Pesano le maxi multe da 2,5 miliardi di dollari per la manipolazione dei tassi di interesse sui conti trimestrali di Deutsche Bank. La prima banca privata tedesca ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 559 milioni di euro contro gli 1,1 miliardi dello stesso periodo 2013, a seguito di accantonamenti per 1,5 miliardi di euro necessari per coprire le spese legali per chiudere le vicende giudiziarie in materia di tassi interbancari (Libor) con le autorità Usa e britanniche. In forte crescita (+24%) i ricavi a 10,4 miliardi di euro. Il risultato prima delle imposte è stato di 1,5 miliardi di euro.

Particolarmente positiva la performance della divisione di risparmio gestito, Deutsche AWM, che nel periodo è incrementata del 75% anno su anno, mentre la raccolta netta si è attestata a 17 miliardi di euro. Jürgen Fitschen e Anshu Jain, i due ceo del gruppo, hanno detto che i ricavi “nel primo trimestre 2015, i ricavi sono stati vicini a livelli record” e “riflettono la forza del gruppo in tutte le nostre attività principali”. Quanto alla strategia industriale, il consiglio di sorveglianza ha annunciato l’approvazione del piano che prevede la cessione della controllata Postbank (1.100 sportelli che operano negli uffici postali), il ridimensionamento dell’investment banking, l’uscita da alcuni mercati stranieri, mentre saranno potenziata l’offerta commerciale alle imprese, l’asset management, la rete al dettaglio e i servizi digitali.

In Italia, Deutsche Bank (operativa con il proprio brand, l’asset manager Deutsche AWM, la rete di consulenti (ex-promotori) Finanza & Futuro e i negozi finanziari Deutsche Bank Easy) ha erogato 40 miliardi di euro di impieghi e 1,5 miliardi di euro di mutui (+17% rispetto al 2013). Deutsche AWM è anche il primo operatore estero per raccolta netta in Italia,con 40 miliardi di masse ed è tra gli operatori più attivi sul mercato degli Etf, con 159 prodotti quotati a Piazza Affari.