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Cariparma (Crédit Agricole) raddoppia l'utile

8/4/2015

Il risparmio gestito spinge la raccolta della controllata italiana del gruppo francese che chiude i primi sei mesi con l'utile netto in cresca a 2,7 miliardi (+34%)


Il gruppo francese Crédit Agricole, che in Italia controlla Cariparma, chiude il secondo trimestre con un utile netto di 1,5 miliardi di euro, segnando un significativo incremento rispetto ai 77 milioni del secondo trimestre 2014, che aveva registrato gli effetti della svalutazione della partecipazione nella banca portoghese BES. Nel primo semestre 2015 il risultato è pari a 2,7 miliardi di euro, con un incremento del 33,9% rispetto al periodo corrispondente del 2014. Il gruppo, si legge in una nota, che realizza ottime performance commerciali in tutte le linee di business, in linea con gli orientamenti del piano a medio termine, ha deciso di varare ulteriori accantonamenti per 350 milioni di euro per far fronte a controversie legali negli USA portando il totale a circa 1,6 miliardi di euro.
 
Per quanto riguarda la riorganizzazione del gruppo, come riportato da alcune indiscrezioni stampa, la banca francese in una nota ricorda che ha avviato un percorso di riflessioni su questo tema oggetto di colloqui con la Bce. Quanto alle divisioni, Crédit Agricole SA, che raggruppa le attività delle casse regionali e LCL in Francia, ha registrato profitti per 920 milioni di euro nel trimestre e proventi operativi delle linee di business in crescita del +5,7% rispetto al secondo trimestre 2014. Gli impieghi a clientela delle 9.000 agenzie del gruppo in Francia si attestano a 500 miliardi di euro, in aumento del 2,2% su un anno, trainati dal dinamismo dei mutui. La stessa tendenza emerge dalla filiale italiana Cariparma che ha registrato nei primi sei mesi un utile netto nel semestre pari a 141 milioni di euro, in raddoppio rispetto alla performance del primo semestre 2014 (315 milioni l'utile in Italia per Crédit Agricole, comprensivo delle attività nell'investmente banking, asset management, assicurazioni, credito al consumo e leasing).
 
La gestione operativa della controllata italiana registra un risultato di 440 milioni di euro, in crescita del +20% rispetto allo scorso anno, con un cost/income che si posiziona al 52%. L’indicatore di Common Equity Tier 1 si posiziona all’11% ed il Total Capital ratio al 13,3%. Le masse intermediate del gruppo raggiungono i 133 miliardi di euro (+5%). La raccolta diretta, pari a 37 miliardi di euro, è in crescita del +2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre la raccolta indiretta di Cariparma cresce del 9% a 59 miliardi di euro, grazie all'impulso della raccolta gestita, che ha beneficiato anche di un contesto tassi favorevole, che ha contribuito alla crescita dello stock di raccolta gestita in Italia è pari a 4 miliardi (+21%). Gli impieghi clientela, pari a 37 miliardi di euro, mostrano un trend di ripresa (+1%). Nel semestre sono stati circa 55.000 i nuovi clienti acquisiti.

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