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UniCredit: l'aumento di capitale sarà di 13 miliardi di euro

12/13/2016

Il piano industriale prevede ulteriori 6.500 esuberi netti entro il 2019, di cui 3.900 solo in Italia. La banca realizzerà una cartolarizzazione di quasi 18 miliardi di sofferenze


Sarà di 13 miliardi di euro e interamente garantito il maxi aumento di capitale che Unicredit si appresta a lanciare. A comunicarlo è la banca che oggi ha tolto il velo sul piano industriale durante una conference call da Londra. L'assemblea straordinaria dei soci per deliberare sull'operazione è stata convocata il 12 gennaio. Secondo il ceo Jean Pierre Mustier (nella foto) l'operazione si terrà "entro la fine del primo trimestre del 2017". Il target dell'utile al 2019 è pari a 4,7 miliardi di euro, un rapporto tra costi e ricavi inferiore al 52%, un costo del rischio di 49 punti base, un ritorno sul capitale tangibile al 9% e un indicatore di solidità patrimoniale Cet1 fully loaded superiore al 12,5%, con una distribuzione cash superiore al 20%.

Per Mustier la vicenda del Monte dei Paschi di Siena non avrà conseguenze sull'operazione. "Siamo molto fiduciosi che la situazione di Mps si risolverà prima della fine dell'anno e non avrà alcun impatto sul nostro aumento di capitale" ha aggiunto. La banca di Piazza Gae Aulenti realizzerà una svalutazione di asset e crediti per 12,2 miliardi nel quarto trimestre dell'anno contestualmente a un processo di riduzione del rischio che prevede una cartolarizzazione di 17,7 miliardi di sofferenze di cui è prevista la cessione nel corso del piano strategico.  Nel piano strategico si prevedono inoltre risparmi annui ricorrenti netti per 1,7 miliardi di euro dal 2019, un rapporto costi/ricavi del gruppo inferiore al 52% dal 2019 e una migliore redditività con Rote (return on tangible equity) superiore al 9% dal 2019 e un politica di distribuzione dei dividendi cash compresa tra 20% e 50%. 

In dettaglio, il piano industriale prevede ulteriori 6.500 esuberi netti entro il 2019, per una riduzione totale netta dei dipendenti a tempo pieno di circa 14.000 unità entro il 2019.  Di questi, 3.900 sono previsti in Italia, portando le uscite totali di personale nel nostro Paese a quota 9.400 rispetto ai dati di fine 2015. La cifra complessiva è pari al 19% della forza lavoro considerando sia la rete commerciale che UniCredit Business Integrated Solutions, mentre gli esuberi riguardano invece il 21% del personale considerando solo la banca commerciale. In Germania i nuovi esuberi sono 1.400 (più 1.100 già programmati per 2.500 totali), in Austria 1.000 (più 1.100 per 2.100 in totale) e nel resto del gruppo 100 (300 già previsti, 400 totali).

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