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Intesa Sanpaolo: crescono ricavi e utile nel primo trimestre

5/5/2017

Forte ripresa del risparmio gestito, che nei primi tre mesi ha registrato una crescita dello stock di circa 6 miliardi di euro


Intesa Sanpaolo chiude il primo trimestre con un utile netto di 901 milioni di euro in rialzo rispetto agli 806 milioni del primo trimestre 2016. I proventi operativi si attestano a 4,2 miliardi di euro in lieve crescita (+0,8%) rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno. In leggero miglioramento il risultato della gestione operativa a 2,1 miliardi di euro (+1,5%). Gli interessi netti si mantengono stabili con una crescita tendenziale dello 0,6% a 1,8 miliardi, mentre le commissioni nette sono cresciute del 10% in un anno a 1,8 milioni, grazie alla forte ripresa del risparmio gestito, che nel trimestre ha registrato una crescita dello stock di circa 6 miliardi di euro e una raccolta netta di 5,3 miliardi di euro.

I costi operativi sono stati pari a 2 miliardi di euro, in linea con il primo trimestre 2016.Quanto ai dati patrimoniali, i crediti verso la clientela sono pari a 367 miliardi (+2,3% rispetto al primo trimestre 2016), di cui 29 miliardi di crediti deteriorati (in calo dell’1,8% da fine 2016) di cui 14,6 miliardi in sofferenza, pari a un’incidenza sui crediti complessivi del 4%. Le attività finanziarie della clientela sono apri a 865 miliardi di euro. La raccolta diretta è di 384 miliardi (+1% in 12 mesi), la raccolta assicurativa e riserve tecniche è di 146 miliardi (+7,5%) e la raccolta indiretta è di 480 miliardi (+6,3%). L’ammontare di risparmio gestito raggiunge i 320 miliardi di euro (+7,4%).

Nel secondo semestre del 2017, si legge in una nota della banca, è prevista la contabilizzazione della plusvalenza netta di circa 800 milioni di euro derivante dalla cessione di Allfunds firmata nel primo trimestre. “Oggi siamo una wealth management company con oltre il 50% dei profitti lordi proveniente da queste aree di attività. Le masse di risparmio gestito che ci sono affidate sono aumentate nell’arco del piano di circa 80 miliardi. Lo sviluppo in questa direzione è un processo che prosegue con decisione: nei primi tre mesi del 2017 le commissioni crescono del 10% raggiungendo la cifra più elevata per il primo trimestre dell’anno dalla creazione della banca. Dal 2012 a oggi l’incidenza delle commissioni nette sui proventi operativi netti è passata dal 30% al 44%” ha detto il ceo Carlo Messina.

Il numero uno di Ca' de Sass ha ricordato inoltre che le prossime linee d’azione saranno in continuità con il piano di impresa 2014 -2017, che prevede un’ulteriore crescita nel wealth management, un rilevante sviluppo nel ramo assicurativo, un forte impulso al cross-selling, nuove iniziative di espansione della banca multicanale e digitale e un notevole miglioramento della qualità dell’attivo e del costo del rischio.

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