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4/20/2016
"Le società di consulenza e i consulenti indipendenti si sentono parte dell’OCF, ci riconosciamo pienamente in questo Organismo e riteniamo che sia nostro dovere contribuire con le nostre idee, con la speranza che non si verifichi più quello che è accaduto durante il dibattito per la definizione della nuova denominazione degli attori della consulenza". Va giù duro Massimo Scolari (nella foto), presidente di Ascosim, l’associazione delle società di consulenza finanziaria, durante il Forum della Consulenza Finanziaria, che si è tenuto oggi a Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana, a Milano.
Scolari fa riferimento al confronto tra le associazioni di categoria che facevano parte dell'ex Apf (ABI, Anasf e Assoreti) durante l’iter legislativo che ha portato alla nascita dell’albo unico (OCF) e alla nuova denominazione di "consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede" per i consulenti (ex-promotori) e di “consulenti finanziari autonomi” per i fee-only; un nome quest'ultimo che i consulenti a parcella considerano ambiguo, preferendo da sempre una denominazione più europea come "consulenti indipendenti".
Al mondo dei fee-only e delle società di consulenza, insomma, non è piaciuto né il modo né l’esito del confronto. “È stato un dibattito che ha evidenziato un’incapacità del mondo delle associazioni di confrontarsi su una posizione condivisa: questo tipo di atteggiamento, di non dialogo, non fa bene né alle associazioni, né all’organismo e non fa bene ai risparmiatori” ha detto Scolari facendo capire che Ascosim punta a un posto all’interno del board dell’Organismo.
Carla Rabitti Bedogni (presidente dell’Organismo di vigilanza e tenuta dell'albo unico dei Consulenti Finanziari), intervenuta al Forum, ha ricordato che i professionisti che intendono iscriversi all’albo dei consulenti devono superare una prova valutativa - i neofiti dovranno essere affiancati da un tutor (l’Esma prevede un periodo non inferiore a 6 mesi) - e che grazie alla legge di stabilità l’Organismo assumerà anche le competenze di vigilanza sui consulenti, ora in capo alla Consob. Bedogni ha insistito, inoltre, sul tema dell’educazione finanziaria, ricordando che è stato presentato di recente un disegno di legge ad hoc in Parlamento e sottolineando il ruolo di supporto svolto dai consulenti finanziari (ex consulenti (ex-promotori)) all’interno del processo di alfabetizzazione dei risparmiatori
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