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Unicredit, nessuna fusione nel futuro di Pioneer

9/14/2011 | Francesco D'Arco

Entro la fine dell'anno la società presenterà un piano quinquennale che prevede importanti investimenti negli USA. Mentre saranno abbandonate le aree geografiche marginali.


 

Entro la fine dell'anno Pioneer Investments presenterà un piano quinquennale di decine di milioni di euro. Ad annunciarlo l'amministratore delegato Roger Yates, nominato nel 2010 con il compito specifico di realizzare una "strategic review" ad ampio raggio.
 

Yates, a margine di un convegno, ha subito chiarito all'agenzia Reuters che il piano strategico 2012-2017 "punta alla crescita organica ed esclude operazioni di fusione e acquisizione". Per questo è previsto l'investimento di "decine di milioni di euro" per lo sviluppo del business, "a livello geografico e di infrastrutture".

 
Al centro dei progetti della società di gestione del gruppo Unicredit ci sono gli Stati Uniti, dove Pioneer gestisce circa 50 miliardi di dollari, su una massa complessiva a livello globale pari a circa 179 miliardi. In quest'area gli investimenti riguarderanno principalmente la distribuzione per gli investitori istituzionali. Saranno invece abbandonate tutte le aree considerate marginali per la società. 

 
Dopo la recente chiusura del business australiano, ha chiarito l'a.d. Yates, Pioneer è pronta ad uscire anche dal mercato russo, dove la società gestisce tre fondi aperti che potrebbero essere presto chiusi o venduti (meno di un mese fa in un comunicato Unicredit aveva annunciato che Pioneer stava esaminando opzioni strategiche per il suo business in Russia). "Abbiamo deciso che non c'era nessun interesse a rimanere in Russia, vogliamo dedicare il 99,9% del nostro tempo alle nostre attività che riteniamo più importanti" ha affermato Yates.


In generale, secondo Yates, "il risparmio gestito può ancora raggiungere tassi di crescita del 5-6%, ma solo grazie alla componente delle masse, non più all'aumento dei margini" ha chiarito l'a.d., ma dobbiamo dimenticare "i tassi di crescita dell'11-12% visti nel passato"


Una volta approvato dal board di Unicredit nell'ambito del nuovo piano strategico della banca, il piano di Pioneer verrà presentato al mercato, sicuramente prima della fine del 2011, ha spiegato l'AD, che ha anche sottolineato il carattere estremamente prudenziale delle assunzioni fatte in fase di elaborazione.

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