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Gli italiani mandano un S.O.S. ai consulenti finanziari (ex-promotori finanziari)

5/25/2015 | Redazione Advisor

Fisco e pensione, sono questi i primi due grandi bisogni sui quali le famiglie chiedono aiuto alle reti.


Solo un italiano su tre sembra avere le idee chiare su quale sarà l'ammontare della pensione futura. Ma solo 1 su 5 sta pensando seriamente a soluzioni di previdenza integrativa. La maggior parte (il 50%) è convinto che l'unica soluzione per risolvere l'eventuale insufficienza della pensione sarà farsi aiutare dai propri familiari. Per questo si diffonde con forza un bisogno di consulenza previdenziale.

 

Sono questi alcuni dei dati emersi dalla ricerca "Banche e consulenza finanziaria: il ruolo di oggi e nell'Italia di domani. Opinioni e attese" commissionata a GfK Eurisko da Assoreti e presentata il 23 maggio a Capri da Nicola Ronchetti

 

La ricerca, in particolare, ha rivelato che gli italiani che si dichiarano competenti in materia d’investimenti finanziari sono diminuiti dall’inizio della crisi passando dal 40% del 2008 al 30% del 2015. Ma d’altra parte, il prolungamento della crisi ha indotto le famiglie a consolidare i comportamenti di risparmio e investimento che oggi risultano molto meno oscillanti: la quota di quelli che investono è al 43%, in linea con gli ultimi tre anni.

 

Quello che è in aumento è il livello di consapevolezza sui propri prodotti d’investimento (l’84% del campione saprebbe indicare almeno uno tra grado di rischio, rendimento atteso, durata ottimale e ripartizione del proprio portafoglio) e la conoscenza che del proprio profilo d’investitore hanno i referenti (siano essi banche o reti di consulenti finanziari (ex-promotori finanziari)).

 

Una consapevolezza che è accompagnata da un aumento di domanda di consulenza, soprattutto in aree collegate alla gestione del denaro, una tendenza che apre per banche e reti di consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) nuove opportunità d’intervento in aree oggi non coperte da altre professionalità. Nella graduatoria dei bisogni solo la consulenza fiscale (68% di utilità percepita, coperta oggi per il 52%) supera la consulenza per la costruzione della pensione (61% di utilità percepita, coperta oggi solo per il 26%). A seguire si segnala il bisogno di consulenza per la gestione del risparmio (58% di utilità percepita e una copertura del 35%), di educazione finanziaria (55% e 22%) e di gestione dei finanziamenti (54% e 30%).

 

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