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Reti, nel 2016 i clienti scelgono la liquidità

1/30/2017

Il bilancio complessivo dei consulenti finanziari è in linea con il 2015. Ma si riduce la quota di risparmio gestito a vantaggio dell'amministrato.


Il 2016 per le reti di consulenti finanziari si chiude con un saldo di raccolta netta positivo per circa 33 miliardi di euro, un risultato di poco inferiore a quanto registrato alla fine del 2015 chiuso con un bilancio positivo per 33,4 miliardi. Ma se si entra nel dettaglio spiccano significative differenze.

 

Secondo i dati diffusi da Assoreti, infatti, alla fine di dicembre 2016 - mese chiuso con una raccolta netta complessiva pari a 4,9 miliardi di euro - si registra un forte exploit della liquidità che rispetto al 2015 è praticamente raddoppiata: +14,9 miliardi nel 2016, +7,4 miliardi nel 2015. Flussi persi soprattutto dal risparmio gestito che tra gennaio e dicembre dell'anno scorso ha raccolto 18,4 miliardi di euro, contro i 29,3 del 2015.

 

Quasi tutti gli strumenti del risparmio gestito, infatti, hanno dovuto fare i conti con una raccolta annuale inferiore rispetto all'anno precedente con due sole eccezioni: i fondi di diritto estero e i prodotti previdenziali. I primi hanno raccolto nel 2016 3,3 miliardi di euro, contro gli 1,3 miliardi del 2015, mentre gli strumenti previdenziali chiudono il 2016 con 815 milioni flussi netti, contro i 741 milioni dell'anno precedente. 

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