Battuta d'arresto per la raccolta dei fondi comuni. Gli ultimi dati pubblicati da Efama relativi al primo trimestre del 2016 mostrano che i flussi sono stati negativi per 6 miliardi contro i 122 miliardi dell'ultimo trimestre del 2015.

Per quanto riguarda i fondi a lungo termine anche in questo caso i fondi mostrano deflussi per 4 miliardi nel primo trimestre del 2016 contro gli 83 miliardi in ingresso nel quarto trimestre del 2015.

A livello di comparti l'unico in terreno positivo è quello dei multi-asset che nel primo trimstre del 2016 ha generato flussi in entrata per 6 miliardi, comunque in calo rispetto al trimestre precedente, quando il sato di raccolta era pari a 31 miliardi.

Gli altri comparti sono in negativo con gli obbligazionari con il deflusso maggiore pari a 9 miliardi; seguito dagli azionari (-3 miliardi) e i monetari (-2 miliardi). ma rispetto al dato dei fondi obbligazionari che è rimasto stabile nel trimestre, quelli che hanno conosciuti i deflussi maggiori sono i fondi azionari, passati da una raccolta di 57 miliardi ai deflussi di 3 miliardi del primo trimestre, e quelli monetari passati da una raccolta di 39 miliardi contro i -2 miliardi del primo trimestre del 2016.

 

Per Bernard Delbecque, director di Economics and Research di EFAMA: “Il sell-off del mercato azionario all'inizio del 2016 e le incertezze legate alla direzione dei tassi di interesse hanno avuto un impatto negativo sulla raccolta dei fondi Ucits nel primo trimestre del 2016. Una nota positiva è che i deflussi rimangono limitati circa lo 0,07% degli asset Ucits e AIF continuano a mostrare solidi livelli di raccolta. Questo conferma che gli investitori di Ucits e AIF sono resilienti alla volatilità del mercato".