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Consulenti finanziari, serve un codice etico formato UNI

2/25/2016 | Redazione Advisor

Questa la proposta di FABI e Assonova che mandano un appello anche ad ABI, Assoreti, Banca d'Italia e Consob.


La Commissione "Servizi" UNI ha iniziato approfondire la proposta avanzata da FABI - Federazione autonoma Bancari Italiani - per lo sviluppo di linee guida di un "codice etico" della consulenza finanziaria, applicabile ai professionisti che svolgono la loro attività in ambito bancario, finanziario e assicurativo.

 

Ad annunciarlo FABI e Assonova che, attraverso una nota stampa rivelano che l'obiettivo del Gruppo di lavoro "Pianificazione, Educazione e Welfare finanziario assicurativo previdenziale", che si è riunito a Milano il 19 febbraio scorso, è quello di integrare e aggiornare il corpo normativo tecnico relativo all'attività di consulenza finanziaria (specifica tecnica UNI/TS 11348 - Guida all'applicazione della UNI ISO 22222), con particolare attenzione ai principi etici per supportare e diffondere all'interno delle organizzazioni degli intermediari finanziari la cultura dell'integrità professionale, in linea con i principi di responsabilità sociale introdotti dalla UNI ISO 26000.

 

"L'apertura di questo tavolo tecnico è un primo importante passo avanti per definire le linee guida di un codice etico della consulenza finanziaria e delle attività formative collegate, che la FABI da tempo sollecita. Siamo convinti che la collaborazione con un organismo autorevole quale l'UNI ci porterà a sviluppare un corpo di regole tecniche a vantaggio della qualificazione dei consulenti finanziari e di tutela dei risparmiatori che potrà successivamente entrare nei meccanismi di compliance aziendali", dichiarano Giuseppe Milazzo, Segretario nazionale della FABI, e Alessio Amadori, Presidente di Assonova.

 

"Auspichiamo perciò che ai lavori UNI possano al più presto partecipare anche ABI, ASSORETI, ASSOFIN, BANCA D'ITALIA e CONSOB. Prima che entri in vigore la Mifid 2, occorre elaborare un quadro normativo che garantisca il risparmio e difenda la professionalità dei consulenti, scongiurando le pressioni commerciali e mettendoli in condizioni di vendere i prodotti secondo regole certe e trasparenti, che non li penalizzino e che tutelino gli stessi clienti", spiegano FABI e Assonova.

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