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3/25/2016
Risk-on, risk-off, helicopter money, tassi di interesse negativi, fiducia o scetticismo nei confronti delle banche centrali. Sono i fattori che caratterizzano i mercati finanziari di oggi secondo Chris Iggo, cio fixed income di Axa Investment Managers, che nell'ultima newsletter fa notare che il rialzo avviato a metà febbraio "potrebbe continuare, visto che non ci sono segnali di recessione globale all’orizzonte", ma "sappiamo anche che la crescita non è poi così solida: uno shock o un’inversione del sentiment potrebbero farla deragliare".
"Mentre le banche centrali stanno sperimentando nuove tipologie di intervento e l’inflazione è intorno allo zero, anche i tassi di interesse sono a zero e non c’è molto spazio per un rialzo della curva dei rendimenti. Titoli di stato decennali di paesi sviluppati con un rendimento superiore il 2% sono un lusso di questi tempi" sottolinea Iggo aggiungendo che oggi "sono i mercati del credito a farci appassionare e ad avere beta".
"Dopo circa un anno di ampliamento, gli spread sono leggermente più alti rispetto a quello che stimiamo essere il fair value. Ma bisogna affrettarsi perché si sono già ristretti quando il mercato è diventato più bullish a metà febbraio dopo vari alti e bassi prosegue l'esperto. In particolare, il segmento high yield in Europa secondo Iggo "sarà favorito dalla generosità della Banca Centrale Europea, mentre gli spread sull’inflazione beneficeranno della scelta della Federal Reserve di lasciar salire l’inflazione".
E se sarà riuscita a impedire un rialzo del dollaro, i mercati emergenti secondo Iggo "potrebbero tornare ad attirare flussi di capitale". Il motivo? "Il dollaro è sceso, i prezzi delle materie prime sono saliti e la Cina promette di fare tutto quanto necessario per sostenere la crescita" conslude l'esperto.
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