Tempo di lettura: 3min

Brexit: comunque vada sarà un insuccesso

6/22/2016

La politica e la finanza italiana torna a riflettere sulle possibili conseguenze del referendum sulla permanenza nella Ue del Regno Unito. Padoan: "Preoccupato per gli effetti emulativi". Gli approfondimenti di banche e gestori


A un giorno dal Brexit, la politica e la finanza italiana torna a riflettere sulle possibili conseguenze dell'eventuale uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea. Il referendum, a prescindere dal risultato, porterà a ripensare profondamente l'agenda di Bruxelles. La prospettiva è che i prossimi anni saranno caratterizzati da un'instabilità della costruzione europea che rappresenterà un ulteriore freno alla crescita economica. A preoccupare il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, intervenuto a un convegno a Milano stamane, sono "gli effetti emulativi" del referendum che fa nascere "un modello di uscita dall'Unione all'interno delle regole che altri potrebbero seguire".

BREXIT: RISCHI E OPPORTUNITA' PER BANCHE E GESTORI

"Io sono molto preoccupato - osserva Padoan - per un referendum che arriva quando ancora non siamo usciti da una fase congiunturale che è stata definita stagnazione secolare e sono preoccupato per quella che sarà l'Ue senza la Gran Bretagna". Il ministro ricorda, inoltre, che anche il G20 considera il rischio Brexit come uno shock capace di rafforzare i rischi al ribasso della crescita economica globale. Ecco perché secondo Padoan bisogna interrogarsi su come ripartiranno "progetti strategici come la capital market Union" e "la Ue farebbe un grave errore se provasse ad andare avanti come se nulla fosse accaduto". Poi lancia un monito: "Dobbiamo riconsiderare la situazione anche se la Brexit non ci sarà perché c'è stato già evidentemente il vulnus politico".

BREXIT: VOLATILITA' SULLA STERLINA, MA LE BORSE SI RAFFREDDANO

Un impatto "visibile" e certamente "non morbido" sarà invece l'effetto di Brexit sulle quotazioni delle banche italiane e sullo spread, secondo Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo. Che però rassicura: "Non ci sarà in alcun modo una situazione pre-crisi della Lehman, ma un impatto tanto morbido sulle condizioni finanziarie del nostro Paese non lo vedo". "La dimensione dello shock - prosegue il banchiere - dipenderà dall'impatto sui corsi delle azioni bancarie che saranno le più toccate".

BREXIT: LE CONSEGUENZE SULLE BORSE

La Brexit come effetto di breve periodo porterebbe conseguenze sui mercati finanziari "ma le banche centrali sono pronte a fare la loro parte per ridurre gli effetti negativi" rassicura il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco. "Sia la Bce che la Bank of England" potrebbero intervenire con operazioni di swap sterlina-euro o sterlina-dollaro se si creasse un difetto di liquidità nei mercati. Visco ricorda che c'è anche la leva dei tassi "forse poco utilizzabile dalla Bce ma ancora manovrabile dalla BoE".

ECCO QUANTO PESA BREXIT A PIAZZA AFFARI

Riguardo alla posizione dell'Italia rispetto agli altri paesi in caso di Brexit, Visco però osserva che, secondo alcuni indicatori di sensibilità a Brexit, tra i 20 paesi più in pericolo in caso di uscita della Gran Bretagna, il nostro paese si trova agli ultimi posti. "Ai primi ci sono paesi molto integrati con il Regno Unito mentre il nostro interscambio di beni e servizi con la Gran Bretagna è intorno al 3% del Pil" ha concluso il Governatore.

LEGGI GLI APPROFONDIMENTI DELLE CASE DI INVESTIMENTO SU ADVISORPROFESSIONAL

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?