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La consulenza appartiene alle reti. Anche dopo la MiFID 2

8/24/2016 | Elio Conti Nibali

Continua il dibattito sorto in seguito alle parole di Ennio Doris sul futuro del sistema bancario. Elio Conti Nibali risponde a Manlio Marucci (Federpromm).


Continua il dibattito sorto in seguito alle parole di Ennio Doris sul futuro del sistema bancario. L'intervista del fondatore di Banca Mediolanum ha generato la reazione di Manlio Marucci, segretario generale della Federpromm (Uil-TuCS), che ha parlato di crisi per le reti, a causa della MiFID 2. Non è d'accordo Elio Conti Nibali (nella foto), consulente finanziario e consigliere nazionale Anasf che interviene con una lettera che pubblichiamo di seguito integralmente.

 

"Gentile Direttore,

ho letto il 22 agosto su Advisoronline un articolo dal titolo alquanto preoccupante: "Con la MiFID 2 in crisi anche le reti". Si profetizza, da parte dell'autore, un drammatico periodo di crisi per le reti di distribuzione e, di conseguenza, per un modello che invece si è sempre contraddistinto per la sua unicità e gli indiscutibili risultati.

 

Peccato, per chi prefigura tempi incerti, che gli stessi allarmi li abbiamo già sentiti tutte le volte che novità normative e regolamentari sono intervenute negli anni passati, in particolare ai tempi della MiFID 1, che invece si è dimostrata nei fatti uno straordinario volano per la nostra professione.

 

Il modello italiano resterà un modello vincente perché fa leva sulla impareggiabile capacità dell'industria di investire in innovazione, mettendo a disposizione dei professionisti gli strumenti per essere sempre al passo con i tempi, ma puntando sulla relazione e la personalizzazione del rapporto con il cliente che resterà comunque il vero tratto distintivo.

 

Il modello delle reti risponde meglio di qualsiasi altra proposta alle due leve che debbono sempre guidare ogni percorso innovativo, l'efficienza del mercato e la tutela del risparmiatore, qualcuno vorrà smentirmi?

 

I numeri, le analisi, tutte le ricerche confermano che entrambi gli obiettivi vengono centrati, al netto di imperfezioni fisiologiche. E questo grazie alla capacità delle reti di mettersi sempre in gioco, finalizzando tutti gli sforzi al raggiungimento di obiettivi di qualità, attraverso soprattuto l'investimento nella formazione, fattore determinante del proprio successo che ha consentito di ampliare notevolmente il gap con altri canali.

 

Converrà quindi a tutti continuare a investire su una storia di successi che hanno consentito il radicamento  di questa professione, evitando peraltro fughe verso ambiti che poco ci appartengono, approfittando tatticamente della debolezza contingente di altri canali.

 

Tornando alla MiFID 2, avremo innanzi due anni in cui legislatore e regolatori potranno ulteriormente apprezzare la qualità del lavoro delle reti proprio rispetto alla prestazione del servizio di consulenza, le decisioni conseguenti ne dovranno tenere decisamente conto, non snaturando ma rafforzando il modello che le reti propongono.

Nessun timore quindi, il mondo della consulenza continuerà ad appartenerci".

 

Elio Conti Nibali

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