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3/28/2017 | Redazione Advisor Private
A causa di maggiori rettifiche di valore sui crediti, nel 2016 la perdita consolidata di Banca Intermobiliare è salita a 93,4 milioni, rispetto al rosso di 90,8 milioni comunicato lo scorso 10 febbraio. Di conseguenza, il patrimonio netto dell'istituto presieduto da Maurizio Lauri, è sceso di circa 2,5 di milioni, attestandosi a 237,2 milioni.
La correzione dei conti ha impatto anche sui parametri relativi alla solidità di Bim con il Cet 1 fully phased che scende dall'11,76% all'11,52% e il Cet1 phased in dall'11,37 all'11,13%.
A livello di strategia, la rifocalizzazione di Bim nel settore del private banking di fascia più alta impegnerà gli sforzi del nuovo management e del consiglio, che ha confermato la logica stand alone, ossia il progetto di uscita dell'istituto dal perimetro del gruppo Veneto Banca e la cessazione definitiva dell'attività di impiego economico a “clientela corporate” a esito di una estesa e dettagliata disamina dell’attuale portafoglio crediti.
“Bim svilupperà il focus su Symphonia sgr e Bim Fiduciaria, coerentemente a un profilo di private banking molto personalizzato e trasversale, per rispondere alle esigenze di una clientela di elevato standing”, si legge in un comunicato dell'istituto che, nel settore real estate, valuterà ogni opzione di valorizzazione del patrimonio immobiliare.
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