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F&F: il gestito pesa sul portafoglio per l'87,7%

6/9/2016 | Marcella Persola

E' quanto si legge nella relazione sulla gestione del 2015 che accompagna il bilancio, dove si evidenzia che tale dato è molto più alto rispetto alla media del mercato che si attesta invece...


Si chiude con un utile di esercizio pari a 18,8 milioni il 2015 per Finanza & Futuro Banca (nella foto l'a.d. Armando Escalona), in progresso del 34,8% rispetto ai 13,9 milioni della fine del 2014. Il margine di intermediazione è risultato pari a 67,45 milioni in crescita dell'8,7% rispetto ai 62,04 milioni del 2014. Il patrimonio netto è pari a 42,87 milioni in progresso del 13,1% rispetto ai 37,90 milioni del 2014. In tale contesto l'assemblea degli azionisti ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,93 per azione.

Il 2015 si è chiuso con un bilancio positivo per le reti di consulenti abilitati all'offerta fuori sede che hanno registrato una raccolta netta complessiva pari a 33,4 miliardi, valore in crescita del 41,5% rispetto ai 23,6 miliardi del 2014.

 

In particolare si legge nella relazione del consiglio di amministrazione sulla gestione finanziaria del 2015 che "le scelte di investimento hanno fortemente privilegiato i prodotti del risparmio gestito con risorse nette per 29,3 miliardi contro i 23,7 miliardi del 2014. Positivo anche il saldo delle movimentazione del regime amministrato pari a 4,1 miliardi circa. Nell'ambito del gestito più della metà degli investimenti ha coinvolto il ramo assicurativo con flussi pari a 16,6 miliardi. Le risorse confluite invece negli OICR sono state 23,5 miliardi".

 

In aggiunta a fine 2015 il dato rilevato da Assoreti indica una valorizzazione complessiva dei prodotti finanziari e servizi di investimenti, distribuiti dalle imprese associate, pari a 434,4 miliardi. OICR, gestioni individuali e prodotti assicurativi e previdenziali rappresentano nell'insieme il 73,1% del portafoglio totale, con una valorizzazione complessiva pari a 317,6 miliardi, mentre titoli e liquidità si attestano sui 116,8 miliardi, con un'incidenza del 26,9%.

 

Per quanto concerne la gestione della società, nella relazione si legge che "il modello di business tracciato negli ultimi anni basato sull'architettura aperta e su politiche di investment accumulation e pensioning accumlation hanno permesso al gruppo di proporsi sempre più come provider di alta consulenza finanziaria e previdenziale". E i dati citati sembrano confermarlo. "La raccolta effettiva della rete è passata da 4,55 miliardi ai 5,23 miliardi del 2015 con un incremento del 14,8% e la raccolta netta dell'amministrato è passata da 481,6 milioni ai 707,8 del 2015 con un incremento del 47%. La raccolta netta gestita si è attestata a 851 milioni contro 1,431 miliardi del 2014 (-40,5%). Il dato invece relativo alle masse in gestione e amministrate il dato evidenzia una crescita del 9,7% essendo passate da 12,516 miliardi a 13,73 miliardi".

 

La rete si distingue anche sulla composizione del portafoglio che vede un'ottima incidenza dei prodotti del risparmio gestito (87,7% sul totale) un dato molto più alto rispetto al valore medio del mercato (73,1% - secondo Assoreti).

 

Infine il dato sull'organico segna un leggero calo con le unità che sono passate da 1520 consulenti a 1480, con un'uscita di agenti con asset meno significativi.

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