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Credem: Moris Franzoni nuovo responsabile della rete dei CF

7/3/2017

Sostituisce Duccio Marconi, ex direttore commerciale. Obiettivo è inserire 120 nuovi cf entro il 2018


Continua la crescita della rete di consulenti finanziari Credem in linea con la strategia del gruppo di incremento delle quote di mercato e della clientela. In particolare, la rete guidata dal nuovo responsabile Moris Franzoni (nella foto), che riporta al coordinatore delle reti di private banking e consulenza finanziaria Matteo Benetti, ha recentemente superato a maggio 6 miliardi di euro di masse totali e 580 consulenti finanziari. Dopo gli oltre 80 ingressi nel 2016, nei primi cinque mesi dell’anno sono già 30 i consulenti reclutati ed il portafoglio medio della rete ha superato 10 milioni di euro.

Moris Franzoni, 50 anni, nel gruppo Credem dal 1992 ha ricoperto per oltre 7 anni il ruolo di responsabile della rete di sviluppo oltre ad importanti ruoli di coordinamento commerciale in ambito retail e corporate. Prende il posto di Duccio Marconi, che ricopriva il ruolo di direttore commerciale con la responsabilità anche sulla rete degli ex promotori finanziari. Entro il 2018 l’obiettivo della rete del gruppo Credem è proseguire nella strategia di crescita attraverso il reclutamento di 120 consulenti finanziari e l’apertura di 10 negozi finanziari dedicati per raggiungere quota 700 consulenti ed i 50 punti vendita.

“I primi 5 mesi del 2017 con l’ingresso di 30 nuovi consulenti finanziari ed una raccolta netta di circa 300 milioni di euro conferma il trend di sviluppo della rete dell’ultimo triennio grazie a 2 principali drivers, innalzamento del livello qualitativo della rete e la prosecuzione dell’attività di sviluppo della stessa. In particolare mi fa piacere concentrare l’attenzione sull’innalzamento del livello qualitativo dei nostri consulenti finanziari ottenuto grazie ad una intensa attività formativa che abbiamo inaugurato 18 mesi fa e che inizia a dare i risultati attesi. È importante sottolineare come per un modello integrato nella banca commerciale, innalzare il livello qualitativo non significhi aumentare il portafoglio medio, ma mettere le persone nelle condizioni di saper offrire alla clientela tutti i servizi che solo un modello come il nostro può garantire. La qualità del consulente non va valutata solo sulla base del portafoglio gestito in quanto è come la persona eroga la consulenza che ne misura la qualità nel medio periodo" ha dichiarato Matteo Benetti, coordinatore delle reti di private banking e consulenza finanziaria Credem.

"Con la MiFID 2 alle porte ed i mercati finanziari su livelli record un’eccessiva focalizzazione all’asset allocation comporta rischi professionali troppo elevati e solo coprendo tutte le esigenze della clientela il consulente finanziario moderno può superare questo momento di forte discontinuità. Già oggi i nostri consulenti finanziari hanno a disposizione oltre 50 advisor con varie specializzazioni dal real estate, alle tematiche di passaggio generazionale della ricchezza al supporto all’attività più classica di gestione dei portafogli della clientela. Per Credem la consulenza finanziaria rappresenta uno dei principali canali di sviluppo della banca per la quale già oggi incide per il 20% della raccolta ed il 23% del gestito" ha detto Benetti.

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