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11/26/2014 | Alessandro Chiatto
La Banca d'Italia taglia gli stipendi ai vertici dell'istituto. Il Consiglio superiore di Via Nazionale ha stabilito il taglio dei compensi per i membri del Direttorio e del governatore Ignazio Visco (nella foto). Per il numero uno dell'istituto la remunerazione complessiva lorda passa da 495mila a 450mila euro.
Per quanto riguarda le altre cariche, quella del direttore generale Salvatore Rossi da 450mila passa a 400mila euro. Non subiscono decurtazioni i tre vicedirettori generali, il cui compenso resta 315mila euro.
Come si legge sul sito di Bankitalia, la delibera è stata assunta "in autonomia" e si coloca all'interno delle decisioni del governo in tema di spending review con annesso il tetto massimo fissato per i dirigenti pubblici. "In ossequio al principio dell'indipendenza finanziaria - si legge nella nota - l'istituto non è vincolato al rispetto del tetto dei 240mila euro imposto alle altre amministrazioni pubbliche. Si tratta dunque di una scelta assunta in piena autonomia".
Le retribuzioni complessive imponibili per il grado gerarchico massimo di funzionario generale (10 dirigenti) sono state ricomprese nel 2013, escludendo il solo compenso per prestazioni oltre l'orario di lavoro contrattuale (in media 22mila euro), fra i 188mila e i 217mila euro.
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