Si è tenuto recentemente in Bankitalia una riunione con l'Associazione degli intermediari non bancari (UFI) sulle principale problematiche connesse alla attuazione della prossima riforma del Titolo V del TUB. I rappresentanti dell'Autorità di vigilanza hanno espresso a Massimo Marchesi in rappresentanza dell'UFI un "orientamento favorevole" ad attuare nell'iter preliminare di autorizzazione allo svolgimento delle attività di intermediazione quella di "evitare" che coloro che intendono divenire nuovi intermediari debbano sostenere  preventivamente alla concessione della autorizzazione i non lievi costi connessi all'adeguamento dei sistemi organizzativi, di controllo e dei sistemi informatici.

 

Si tratta, come si legge nella comunicazione dell'UFI inviata a tutti gli associati, di un risultato rilevante che certamente fornisce un "fondamentale elemento di certezza agli operatori creditizi che intenderanno proseguire l'attività di erogazione dei finanziamenti". La Banca d'Italia organizzerà direttamente iniziative informative e formative volte a far conoscere agli intermediari tali importanti decisioni. "Una prospettiva per tutto il settore degli impieghi - ha commentato a margine Manlio Marucci della Federpromm - Uilca - di sicuro interesse che favorirà la ripresa di tale attività a vantaggio di tutto il sistema produttivo del paese e riproporrà in termini occupazionali un allargamento all'attività svolta dai mediatori ed agenti finanzia".

 

La riforma del Titolo V del TUB prevede l’istituzione di un Albo unico, tenuto da Banca d’Italia, cui confluiranno tutti gli intermediari autorizzati ad esercitare attività di concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma nei confronti del pubblico. Tale riforma sancirà il superamento dell’attuale distinzione tra Elenco Generale (ex art. 106, vecchio testo, TUB) ed Elenco Speciale (exart. 107, vecchio testo, TUB).