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Voluntary disclosure quarto atto: niente esonero per UNICO 2015

9/2/2015 | Stefano Massarotto – Facchini Rossi & Soci

Obbligo di compilazione del quadro RW di UNICO 2015 anche per coloro che accedono alla procedura, precisazioni concernenti le attività detenute in cassetta di sicurezza e...


Dialogo ancora aperto tra Amministrazione finanziaria e professionisti sulla disclosure con la quarta circolare dell’Agenzia n. 31/E del 28 agosto 2015. Obbligo di compilazione del quadro RW di UNICO 2015 anche per coloro che accedono alla procedura, precisazioni concernenti le attività detenute in cassetta di sicurezza, maggiore elasticità nella valutazione dei prelievi effettuati dal contribuente, integrabilità della richiesta oltre il termine di scadenza nel caso di omissioni in buona fede o a causa di forza maggiore sono solo alcune tra le più rilevanti precisazioni.

 

Cassette di sicurezza. Autocertificazioni off-limits: per attestare il contenuto della cassetta occorre un verbale di inventario redatto da un notaio (o funzionario della Banca) che farà parte del fascicolo documentale da inviare in Agenzia. Aperture, invece, riguardo l’identificazione del momento in cui le attività sono state immesse in cassetta: si potrà ricorrere anche a prove di natura indiretta (ad es. lista degli accessi in cassetta) permettendo di escludere, tra l’altro, la rilevanza reddituale delle somme eventualmente ivi depositate.

 

Prelievi. I prelevamenti da conti esteri, se limitati per importo e frequenza, possono essere ricondotti al consumo personale del contribuente. Questa sorta di autogiustificazione vale non solo nel caso di prelievi il cui valore rientra nei limiti del rendimento delle attività detenute all'estero, ma anche per quelli relativi a patrimoni che non producono utili. Resta da capire la sorte dei prelievi di entità significativa per la cui destinazione (utilizzo per consumo personale) è possibile fornire solo prove indirette.

 

Integrabilità VD oltre la scadenza.  Il contribuente potrà integrare la richiesta anche successivamente ai trenta giorni dal primo invio dell’istanza, in sede di contraddittorio con gli Uffici prima dell’emissione degli atti impositivi, ma solo se i comportamenti omissivi sono dovuti a causa di forza maggiore o per errori commessi in buona fede. Attenzione però: l’Agenzia informerà comunque l’Autorità giudiziaria nel caso emergano violazioni costituenti reato.

 

Quadro RW. Come era prevedibile, l’Agenzia chiarisce che l’adesione alla voluntary non esonera il contribuente dall’obbligo di compilazione del quadro RW di UNICO 2015. Resta il problema della semplificazione degli adempimenti per chi aderisce alla VD, sui quali sarebbe opportuno un intervento del legislatore.

 

Attività rimpatriate e risparmio gestito. Viene infine chiarito che la voluntary disclosure, a differenza dell’ultima edizione dello “scudo fiscale”, non prevede la possibilità per le società fiduciarie statiche di applicare il regime del risparmio gestito alle attività emerse.

 

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