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Bruxelles presenta nuove misure contro l’elusione fiscale

2/3/2016 | Stefano Massarotto – Facchini Rossi Soci

La Commissione UE ha presentato un pacchetto di misure per allineare la normativa fiscale in tutti i 28 Paesi Membri al fine di contrastare in modo efficiente...


Mercoledì 28 gennaio la Commissione UE ha presentato un pacchetto di misure per allineare la normativa fiscale in tutti i 28 Paesi Membri al fine di contrastare in modo efficiente ed efficace le pratiche fiscali aggressive delle grandi società. In particolare, la proposta di Direttiva 2016/0011/CNS bilancia due aspetti: adottare i BEPS dell’OCSE in via uniforme a livello UE e lasciare ai Paesi Membri la libertà di implementarli secondo le caratteristiche dei propri sistemi fiscali.

 

Nell’intenzione di Bruxelles, le nuove regole, che interesseranno tutte le società UE e le stabili organizzazioni in UE di soggetti non UE, renderanno più difficile spostare base imponibile verso Paesi dove il livello di imposizione è molto più mite, limitando nel contempo le distorsioni del mercato interno. Ad esempio, la deducibilità degli interessi passivi – talvolta utilizzati dalle multinazionali per abbattere gli imponibili nelle high-tax jurisdictions – sarà limitata ad una percentuale dell’EBITDA (comunque non oltre il 30%); altra misura prevede che le società controllanti dovranno riattribuirsi il reddito traslato sulle proprie controllate residenti in Paesi a bassa imposizione fiscale (CFC); infine, una regola generale anti-abuso, che sarà interpretata alla luce della giurisprudenza UE sulle “costruzioni di puro artificio” (cfr. Sentenza C-196/04 “Cadbury-Schweppes”), avrà il compito di colpire tutte quelle pratiche che potrebbero sfuggire a una norma anti-abuso specifica.

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