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Addio al segreto bancario per i clienti Ue in Svizzera

1/11/2017

Quest'anno le banche inizieranno a raccogliere i dati. Dal 2018 via allo scambio automatico delle informazioni tra Berna e il Fisco


Addio al segreto bancario. Dal primo gennaio le banche svizzere hanno cominciato a raccogliere i dati dei loro clienti stranieri che avevano depositato i loro averi nei caveau elvetici, come previsto dall'accordo sulla fiscalità e risparmio tra la Confederazione e l'Unione Europea.

A partire dal prossimo anno gli istituti trasmetteranno, almeno una volta l'anno, le informazioni raccolte all'Amministrazione federeale delle contribuzioni che a sua volta li comunicherà alle autorità fiscali dei paesi Ue. Dal 2018, infatti, inizierà lo scambio automatico delle informazioni tra Berna e il Fisco dei Paesi Ue sulla base degli standard internazionali elaborati dall'OCSE, cui hanno aderito un centinaio di paesi.

La comunicazione dei dati, per ora, avverà solo con le autorità fiscali dei paesi membri dell'Eurozona, tra cui l'Italia, e di altri 29 paesi europei extra Ue che hanno aderito all'accordo tra cui Canada, Giappone, Corea del Sud, Messico, Argentina e una serie di piccoli paradisi fiscali europei e non. Per i cittadini della Ue e dei paesi che hanno aderito all'accordo, saranno condivisi saranno nome, cognome, paese d'origine, averi e redditi dei capitali depositati nei forzieri elvetici.

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