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Mifid II e Ucits V, al via la corsa per cambiare il gestito

3/1/2014

L'Europa non perde tempo e in una settimana approva i testi di due direttive che rivoluzioneranno l'industria della consulenza finanziaria e dei fondi comuni.


Alla fine il tanto atteso testo definitivo della Mifid 2 è arrivato e, come promesso, ha introdotto un divieto agli incentivi per chi dichiara di fornire un servizio di consulenza indipendente. Servizio che per essere tale  "deve considerare una sufficiente gamma di prodotti", anche se non è necessario che prenda in considerazione tutto l'universo di prodotti disponibile sul mercato. L'importante è che la consulenza si limiti ai soli prodotti di casa o ai prodotti di case terze che abbiano una qualsiasi relazione con l'impresa di investimento tale da poter influenzare il servizio di consulenza indipendente. Chi opta per questa servizio dovrà prestare particolare attenzione alla voce incentivi.

 

Cosa cambia per il mondo delle reti? Difficile dirlo ora, anche perché nel lungo testo di oltre 460 pagine il tema degli incentivi e dell'indipendenza del servizio di consulenza è solo una piccola parte di una direttiva che si pone come obiettivo una maggiore tutela degli investitori e, per questo, potrebbe comportare nuovi oneri per le reti di promozione finanziaria. 

 

Una cosa, al momento, è certa: l'Europa corre e vuole chiudere tutte le pratiche prima dell'arrivo delle elezioni di maggio. Una corsa che ha portato alla Mifid 2 e che potrebbe portare alla luce anche la Ucits V. La settimana che ci lasciamo alle spalle ha visto il Parlamento e il Consiglio Europeo trovare un accordo intorno al testo della Ucits V che, tra le diverse novità, presenta una stretta intorno alle banche depositarie. 

 

"Basta casi Madoff" è il messaggio trasmesso il 25 febbraio da Michel Barnier, Commissario per il mercato interno della Commissione Europea, che ha commentato a caldo il testo nato dall'accordo tra Parlamento e Consiglio Europeo. In pratica, infatti, con le nuove regole proposte nella Ucits V di fronte a una truffa stile Madoff gli investitori avranno il diritto di fare ricorso direttamente contro la banca depositario e non dovranno fare affidamento, per riavere i propri risparmi, solo sulla società di gestione: "gli investitori saranno da oggi in una posizione più forte" ha affermato Barnier che ha ricordato anche gli interventi della Ucits V in tema di politiche di remunerazione dei cosiddetti "risk-takers" e in tema di cooperazione tra le autorità di vigilanza nazionali. 

 

Insomma chi si aspettava una Commissione Europea sonnecchiante è rimasto deluso. I politici europei hanno intenzione di sfruttare al massimo questi primi tre mesi del 2014, gli unici in cui sarà possibile portare a termine un'azione normativa. La speranza per l'industria è che, almeno in questo caso, la fretta non sia una cattiva consigliera.

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