Tempo di lettura: 2min

JpMorgan Cazenove: “C’è più valore a Piazza Affari”

9/2/2015 | pieremilio.gadda

Secondo gli analisti della banca d'investimento, non si ripeterà l’inversione di rotta osservata lo scorso anno dopo il rally del primo semestre


L’Italia è la regina dei mercati europei da inizio anno, con una performance del 28,4%. Molti investitori temono che si possa ripetere quanto avvenuto nel 2014, quando le azioni italiane dopo il rally del primo semestre (e performance superiori al 20%) cedettero tutto il valore guadagnato, chiudendo l’anno in territorio negativo. “Non crediamo che si possa ripetere la stessa inversione di rotta, per diverse ragioni”, spiegano Mislav Matejka, Emmanuel Cau e Prabhav Bhadani, analisti di JPMorgan Cazenove.

 

La prima: l’Italia è il maggior beneficiario del giro di boa in atto nel ciclo creditizio: la crescita dei prestiti è positiva anche a domanda sta aumentando, per tutte le sotto-categorie di debito. “Vale la pena ricordare che il return on equity (parametro che misura la redditività ndr) delle banche italiane rimane strettamente correlato alla crescita del credito”, osservano i tre analisti. La seconda: l’attività eonomica è in miglioramento. Le dinamiche relative all’offerta di moneta suggeriscono che l’indice Pmi composito (un parametro che esprime la fiducia dei responsabili degli acquisti) possa superare i 55 punti nella seconda metà dell’anno.

 

Anche la fiducia dei consumatori, è in aumento. Essendo gli utili delle aziende italiane molto correlate all’andamento dell’attività macroeconomica, i profitti sono destinati a crescere. “Prevediamo un’espansione degli utili per azione vicina al 20% per quest’anno e per il seguente - calcolano Matejka, Cau e Bhadani -. Al tempo stesso le valutazioni rimangono attraenti: l’Italia è ancora la piazza più a sconto tra i maggiori mercati sviluppati: in termini di P/e corretto per il ciclo, offre un potenziale rialzo del 100% (necessario per raggiungere la mediana di lungo termine); “è chiaro che bisogna ridimensionare le aspettative, interrogandosi su cosa sia la normalità oggi. Ma l’upside rimane significativo, a nostro avviso”. L’Italia è anche il listino la più a buon mercato se si considera il rapporto prezzo/valore di libro: il potenziale di rialzo in questo caso è del 56% per raggiungere la mediana di lungo termine, secondo i calcoli dei tre analisti.

 

Non solo: “Le riforme stanno avanzando: ci sono progressi sul fronte lavorativo e legale e riteniamo che il rischio politico sia basso nel breve termine, nonostante il Movimento a 5 stelle abbia guadagnato peso in alcuni recenti sondaggi”. Infine, ed ecco il sesto elemento da considerare, le azioni Italiane scambiano a valori bassi rispetto al contesto storico. “Non è troppo tardi per salire su questo carro. Il posizionamento non è affollato come durante la scorsa estate. La nostra preferenza va alle banche, che valgono oltre un terzo dell’indice principale. Un paniere di titoli giudicati favorevolmente dagli analisti di JPMorgan e con utili a livelli estremamente bassi comprende, tra gli altri Generali, Buzzi Unicem, Enel Snam e Telecom Italia”.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?