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Efg, Julius Bär e Vontobel battono gli analisti

7/29/2016 | Redazione Advisor

Il gruppo bancario guidato da Latsis è l'unico a riportare un utile netto in calo, da 48 a 22,3 milioni di franchi, ma comunque più alto del consensus


Chi in un modo, chi in un altro, le svizzere Efg International, Julius Bär e Vontobel hanno una cosa in comune: tutti e tre hanno battuto le attese degli analisti nel primo semestre.

In realtà 
Efg International, ramo svizzero del gruppo bancario della famiglia greca Latsis (nella foto l'ad), ha riportato un utile netto dimezzato, a 22,3 milioni di franchi contro i 48 milioni di un anno prima, e 80,6 miliardi di attivi in gestione rispetto agli 83,3 miliardi di fine 2015. Pur in calo, però, il risultato netto, essendo più alto del consensus, ha fatto volare il titolo alla Borsa di Zurigo, di quasi il 35%, a 5,03 franchi, nel giorno dell'annuncio. Da rilevare, però, che le azioni Efg arrivano da un periodo di forte calo, visto che a gennaio valevano attorno ai 10 franchi.
Il fatto è che Efg International è impegnata nel processo di acquisizione della Bsi, banca ticinese coinvolta nello scandalo del fondo sovrano malese 1MDB, a un prezzo di 1,33 miliardi di franchi in cash e azioni e questa transazione rappresentava un punto interrogativo sui conti semestrali.

Ma in Svizzera, anche altri istituti bancari hanno sorpreso positivamente gli analisti: e in questo caso riportando anche utili in crescita.
In particolare Julius Bär ha realizzato un record di asset under management, saliti questi ultimi del 4% a 311 miliardi di franchi, grazie al consolidamento dell’italiana Kairos, a nuovi capitali e al mercato, e utile netto di 402 milioni di franchi, in aumento del 270%, grazie soprattutto all’effetto dell’accantonamento dell’anno scorso per il contenzioso fiscale negli Usa. Senza questo effetto, l’aumento dell’utile è di circa il 5%.

Quanto a Vontobel, questo istituto ha realizzato nel primo semestre, un utile netto di 105,7 milioni di franchi (+8%), mentre – anche a causa dell’uscita di un gestore di primo piano, Rajiv Jain - la massa sotto gestione è scesa a 179,3 miliardi dai 187, 2 miliardi di fine 2015, ma il dato non ha sorpreso il mercato, dove il titolo è salito comunque in Borsa nel giorno dell'annucio di oltre 3 punti percentuali.

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