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Addio contanti, la rivoluzione dei pagamenti p2p

8/4/2016 | PierEmilio Gadda

Piccoli trasferimenti di denaro via mobile con accredito in tempo reale


Dividere il conto del ristorante dopo una cena tra amici. Raccogliere le quote per un regalo di gruppo. Trasferire una piccola somma di denaro a un figlio che studia fuori sede. Tutto questo senza contanti. Basta disporre di uno smartphone, scaricare l’app – sono una ventina quelle disponibili sul mercato – e iscriversi al servizio, associando l’applicazione al proprio iban o a un conto di moneta elettronica. I sistemi di pagamento peer-to-peer (abbreviati comunemente in p2p), tra privati, consentono il trasferimento di piccole somme di denaro, in tempo reale e con disponibilità immediata sul conto del ricevente.

 

Secondo l’Osservatorio Mobile Paymente & Commerce del Politecnico di Milano, questi sistemi garantiscono livelli di sicurezza paragonabili a quelli di un’operazione con la carta di credito. Sebbene rappresentino ancora una piccola fetta delle transazioni effettuate con la moneta elettronica – hanno raggiunto quota 10 milioni di euro nel 2015, contro i 2,7 miliardi transitati complessivamente sugli smartphone, per lo shopping via mobile – sono una delle aree in maggiore fermento nel mondo dei pagamenti digitali.

 

Di norma, non ci sono costi fissi: si paga una commissione sulle singole transazioni, che varia solitamente da zero a 75 centesimi. Sono differenti anche l’importo trasferibile con una singola transazione, da pochi euro fino al migliaio e altre caratteristiche del servizio: per esempio Jiffy, la piattaforma sviluppata da Sia (alla quale hanno già aderito 23 gruppi bancari, tra i quali il Gruppo Montepaschi) e Zac (la soluzione progettata da Icbpi con Cartasì), sono funzioni di pagamento integrate in un’app della banca. Negli altri casi, si apre un conto di pagamento o di moneta elettronica, che viene alimentato tramite bonifici, carte o trasferimenti da altri utenti del servizio.

 

Alcune di queste piattaforme hanno sviluppato parallelamente un sistema di transazioni “person-to-business”, che permette di pagare il caffè al bar, fare rifornimento di benzina o saldare il conto del ristorante con le stessa modalità, tramite smartphone e con accredito immediato sul conto dell’esercente.

 

L’ultima frontiera dei pagamenti istantanei via mobile è il “person-to-government”:molto presto sarà possibile pagare una multa o le rette della mensa scolastica con lo smartphone, utilizzando una procedura molto simile al trasferimento di denaro tra privati. La prima iniziativa – in fase di lancio – nasce dall’integrazione di Jiffy con la piattaforma PagoPA dell’Agid, l’Agenzia per l’Italia digitale. Il servizio funzionerà così: l’utente che si è iscritto al servizio Jiffy e ha autorizzato le notifiche potrà ricevere sul proprio smartphone l’avviso di scadenza per il pagamento di un servizio della pubblica amministrazione e, se vuole, procedere al pagamento in tempo reale, tramite l’app della banca.

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