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Advanced Capital, occorre integrare asset allocation tattica e strategica

11/10/2016 | Redazione Advisor

Secondo il presidente Robert J.Tomei oggi è fondamentale essere gestori attivi e proattivi. Negli investimenti puntare sui new media, healthcare e manifattura d’avanguardia


Contro ogni pronostico, Donald Trump ha battuto Hillary Clinton, diventando il 45esimo presidente degli Stati Uniti. E sui mercati le reazioni sono state molto diverse: ieri le principali piazze asiatiche sono crollate, mentre quelle europee hanno digerito la notizia, chiudendo alla fine in rialzo (tranne Piazza Affari).

Cosa fare a fronte di questo nuovo scenario? “Oggi è fondamentale adottare un’asset allocation tattica e strategica tra settori e mercati, capace di identificare i macro trend che guideranno l’evoluzione economica nei prossimi 3-5 anni e quindi individuare le società che saranno capaci di affermarsi. Non solo nuove aziende o start-up, ma anche società della old economy in grado di ripensare il proprio posizionamento e la propria offerta”. A parlare è Robert J.Tomei, presidente di Advanced Capital, società che si è affermata nel 2000 come pioniere nel settore degli investimenti alternativi, lanciando per prima in Italia un fondo di fondi di private equity.

Il tema dell'asset allocation è stato al centro dell'Advanced Capital Investor Meeting 2016, l'appuntamento annuale, che si è svolto due giorni fa, al quale hanno partecipato circa 300 professionisti e autorevoli relatori esterni, tra cui l'ex premier Romano Prodi. Nell'evento è emerso che per cogliere il vero potenziale è oggi fondamentale essere gestori attivi e proattivi nell’allocation e negli investimenti.

Ma quali sono i settori che presentano grande potenziale? “Innanzitutto i new media, capaci di puntare sui ricavi digitali e sull’offerta on-demand, e l’healthcare, in cui la data analysis consentirà più elevati livelli di cura e il contenimento dei costi”, risponde Tomei, che poi aggiunge: “O ancora i settori che ruotano intorno alla generazione Millennials, che per ampiezza ha oggi superato la generazione dei Baby boomers. Ed infine la manifattura d’avanguardia, che fa leva su tecnologie come la robotica e l’internet of things, come le automobili senza conducente”. Quanto ad altri comparti considerati più sicuri, “questi offrono - proprio per tale motivo - valutazioni più elevate e sono in realtà più vulnerabili al cambiamento”, ha concluso il presidente di Advanced Capital.

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