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Fondi Sri, mercati finanziari ed etica sociale

1/23/2017 | Redazione Advisor

Questo il tema del quarto aperitivo finanziario di Banca del Fucino, che verrà approfondito giovedì alle 18:30 a Milano presso la sede in Via Monte di Pietà 24


Conto alla rovescia al quarto aperitivo finanziario di Banca del Fucino, intitolato “Fondi Sri - mercati finanziari ed etica sociale”. L'evento, organizzato dalla Divisione private banking della più antica banca privata romana, si svolgerà giovedì 26 gennaio alle 18:30 a Milano presso la sede in Via Monte di Pietà 24.

Sul tema si confronteranno Elisa Vergine, senior Sri analyst di Candriam Investors Group (società multi-specialista pan-europea con 100,1 miliardi di euro in gestione a fine settembre 2016, pioniera nella gestione Sri con il 20% delle risorse impiegate in investimenti sostenibili e responsabili), e Carletto Biolcati, responsabile portfolio advisory di Banca del Fucino.

Alla base della decisione di approfondire il tema Sri (sustainable and responsible investment) c'è il crescente interesse da parte dei clienti private italiani per gli investimenti sostenibili e responsabili. La settima edizione dello Studio Eurosif ha, infatti, registrato una crescita marcata degli asset investiti secondo criteri di sostenibilità, superiore a quella del mercato del risparmio gestito.

Nel biennio dicembre 2013-dicembre 2015, gli investitori che hanno previlegiato approcci di investimento che coniugano le attese di redditività con un approccio socialmente sostenibile sono più che sestuplicati in Europa (+ 549%), anche se l’utilizzo di queste strategie da parte dei clienti italiani private, seppur in crescita, è meno marcato rispetto a quanto avviene in Francia, Olanda e Svizzera.

Pur essendo utilizzati principalmente da investitori istituzionali, sono aumentati anche i clienti private che utilizzano i fondi Sri, arrivando a rappresentare il 22% del mercato, dal 3,4% di fine 2013. Alla base di questa tendenza ci sono due fattori: la maggior sensibilità verso i temi sociali e i rischi ambientali, e il venir meno dell’aspettativa di una minore redditività degli investimenti Sri.  

In particolare si evidenzia come la strategia di esclusione (che prevede l’eliminazione di singoli emittenti, settori o Paesi dall’universo investibile, sulla base di determinati principi e valori) sia quella dominante in Europa, con 10mila miliardi di euro in gestione; anche se la strategia con il tasso di crescita maggiore è quella dell'Impact investing (+ 385%), con un focus particolare sui Green bond.

Per chi fosse interessato a partecipare, è necessario accreditarsi entro mercoledì 25 gennaio, fino a esaurimento posti, inviando una e-mail al seguente indirizzo: a.ardemagni@barabino.it.

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