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Private, i social network utili per acquisire nuovi clienti

4/12/2017 | Stefania Pescarmona

In Usa, l’85% dei banker utilizza tali piattaforme per lavoro. In Italia è solo il 16%


I social network potrebbero essere un valido strumento per acquisire nuovi clienti. Secondo un’indagine condotta negli Stati Uniti da Putnam Investments, “Advisors are social”, l’85% dei banker ha dichiarato di utilizzare i social media per lavoro e l’82% ha affermato di aver aumentato, proprio grazie a tali piattaforme, il numero dei clienti e quindi della raccolta. Oltreoceano, quindi, social network come Facebook, LinkedIn e Twitter sono concepiti come strumenti di marketing preziosi per entrare in contatto con potenziali nuovi utenti e rafforzare la relazione professionale con i clienti già acquisiti. 

In Italia, però, le percentuali sono decisamente diverse: solo il 16% dei private banker ha dichiarato di adoperare i social media per lavoro, indicando LinkedIn come interfaccia prescelta nell’81% dei casi. “Inoltre, sono meno del 50% coloro che li considerano uno strumento valido per incrementare il proprio posizionamento professionale. I social network in ambito professionale dunque non hanno ancora raggiunto, tra i private banker italiani, il livello di utilizzo e diffusione presente negli Stati Uniti”, spiega Aipb, che aggiunge che, in questa prospettiva, i social media permetterebbero invece ai professionisti della consulenza finanziaria di avere accesso a informazioni più profonde riguardo al cliente e potrebbero rendere ancora più solide le fondamenta della relazione.

Entrare in contatto con il cliente anche sui social media vorrebbe dire moltiplicare le modalità di relazione con lui e consentirgli di entrare in contatto più diretto con nuove opportunità. Lo stesso, parallelamente, accadrebbe per gli addetti ai lavori. “Del resto, i social sono una realtà tangibile e sarebbe poco lungimirante opporvi strenua resistenza. L’importante è adoperarli nel modo opportuno, avendo ben chiaro che è sempre per lavoro che li stiamo utilizzando”, mette in guardia Aipb, che poi conclude dicendo: “È bene servirsi di questi strumenti con giudizio, tenendo presenti le potenzialità che abbiamo descritto, ma anche gli eventuali inconvenienti: l’uso non correttamente focalizzato dei social network infatti potrebbe avere un effetto boomerang anche sull’immagine pubblica del brand per cui si lavora e ciò potrebbe essere controproducente rispetto allo scopo per cui abbiamo scelto di utilizzarli”.

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