“I mercati si erano posizionati su una possibile vittoria dei Conservatori man mano che ci si avvicinava al voto. Riteniamo che la fine dello status quo politico spaventerà gli investitori nel breve termine. L’inizio dei colloqui sulla Brexit è programmato per il 19 giugno e questo sarà un’ulteriore fonte di incertezza, che probabilmente porterà a maggiore volatilità”.

Questo il commento del chief investment office di Ubs Wealth Management, che aggiunge che mentre si aspetta di vedere quale Governo emergerà da queste elezioni, sembra ragionevole supporre che il risultato a sorpresa delle elezioni in Uk e la prospettiva di altre elezioni generali colpiranno la fiducia dei consumatori e delle imprese. E questo accadrà mentre i trend dell’inflazione crescente e la debole ripresa interna stanno già pesando sull’economia. “Tutto questo ci porta a concludere che il rallentamento dell'economia visto nel primo trimestre di quest'anno è probabile possa persistere per qualche tempo”, prosegue il chief investment office di Ubs Wealth Management.

L’instabilità del governo peserà, infatti, anche sull’andamento dell’economia interna e sulla crescita, mentre la direzione che prenderanno le negoziazioni sulla Brexit probabilmente inciderà sull’andamento della sterlina, che è scesa di circa l'1,6%. Una cosa è certa: con i negoziati sulla Brexit che inizieranno il 19 giugno, un “parlamento appeso” è lontano da una situazione ideale.

“Per l’azionario, nell'ambito della nostra asset allocation, siamo sottopesati sui titoli azionari Uk e sovrappesati nelle azioni dell’area euro”, dichiara il chief investment office di Ubs Wealth Management, che poi conclude dicendo che “iI deterioramento dei dati economici e il calo dei prezzi delle materie prime probabilmente peseranno sui guadagni in Inghilterra”, ma anche che “tuttavia, il potenziale di una sterlina più debole fornirà probabilmente un certo sostegno per il Ftse a breve termine”.