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Immobili, asset dinamici del portafoglio degli italiani

11/30/2017 | Redazione AdvisorPrivate

La clientela oggi chiede supporto per razionalizzare il proprio patrimonio immobiliare, dovendo affrontare cessioni di beni non sempre semplici e opportunità d’investimento, possibilmente con una cedola di rendimento da locazione interessante e sicura


“Da tempo assistiamo a cambiamenti che hanno modificato la percezione del bene rifugio per eccellenza: oggi è diventato un asset dinamico del portafoglio, con finalità di uso o di investimento, da curare con la stessa accortezza degli altri asset finanziari”. Lo ha detto Saverio Perissinotto (in foto), dg di Intesa Sanpaolo Private Banking, commentando i dati del III° Osservatorio sul mercato immobiliare 2017 di Nomisma, che hanno evidenziato un mercato immobiliare italiano che si sta avvicinando al punto di svolta, rilevabile nel dinamismo degli scambi ma non ancora dei prezzi.

Secondo l’istituto bolognese “nel 2017 l’euforia si è leggermente affievolita, lasciando spazio a una maggiore oculatezza nelle scelte che scaturisce dalla valutazione dei fattori di debolezza ancora presenti sul mercato”. Dopo le flessioni degli ultimi anni, sembra però che sia ormai vicino il ritorno in terreno positivo dei prezzi delle case, anticipato dal mercato di Milano, il vero precorritore della svolta.

Per Nomisma le compravendite di abitazioni in Italia si attesteranno poco sotto le 545mila; considerando come termine di paragone il 2006 – ultimo anno della fase espansiva – il mercato residenziale si è ridimensionato di circa il 36,6%, pari a oltre 300 mila contratti stipulati in meno. Nello specifico i 13 mercati monitorati riflettono il trend nazionale con un incremento del 5,7% nel 2017 (considerando gli ultimi 11 anni, il calo si attesta in questo caso al 20,4%).

Passando alle locazioni, Nomisma rileva un crescente ottimismo da parte degli agenti interpellati; il settore è trainato dalla domanda di locazioni brevi (temporanee), da parte di lavoratori in mobilità sul territorio oltreché di giovani (per motivi formativi o esigenze lavorative).

In tutto questo scenario un ruolo fondamentale è ricoperto dalla normativa. “Le norme definiscono nuovi standard: possono porre fuori mercato certi immobili, possono imporre onerosi adeguamenti, potrebbero – in futuro – impattare sulle rendite catastali per incrementare il gettito fiscale, così come sulla disciplina delle successioni”, ha dichiarato Perissinotto, aggiungendo che la clientela oggi chiede supporto per razionalizzare il proprio patrimonio immobiliare, dovendo affrontare cessioni di beni non sempre semplici, ma anche opportunità d’investimento, possibilmente con una cedola di rendimento da locazione interessante e sicura.

“L’investimento immobiliare quindi, resta un importante comparto che non si può trascurare e che necessita di competenze tecniche e di consulenza sempre più approfondite”, ha spiegato il dg di Intesa Sanpaolo Private Banking, istituto che amministra oggi oltre 100 miliardi di euro di circa 35mila nuclei famigliari, ossia dei grandi patrimoni finanziari privati, costituituendo un punto di osservazione privilegiato anche per un’analisi del patrimonio immobiliare. Uno stock di dimensioni notevoli visto che, con un patrimonio delle famiglie italiane di circa 10mila miliardi di euro, il 57% è costituito da beni immobili, l’88% di proprietà di persone fisiche, mentre il loro valore rappresenta i 4/5 della ricchezza delle famiglie, che al 70% possiede almeno una abitazione.

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