Pictet conferma il posizionamento neutrale sulle azioni e il sottopeso del reddito fisso: le prospettive più rosee per l’economia USA ed i continui stimoli monetari sono infatti compensati dalla lentezza della ripresa in Europa, in Giappone e nei Paesi emergenti. “Pur ritenendo più probabile un rialzo dei mercati azionari – si legge nel Barometro di ottobre - anche perché il recente calo dell’inflazione statunitense potrebbe ritardare il rialzo dei tassi di riferimento, non possiamo ignorare la flessione evidenziata dai nostri indicatori di tendenza”.

La traiettoria futura di obbligazioni e dollaro americano, invece, appare invece più chiara. “Il recupero dell’economia statunitense - prosegue il Barometro - dovrebbe infatti innescare un rialzo dei rendimenti obbligazionari e un ulteriore apprezzamento del dollaro. Il vigore del dollaro sottolinea una volta di più la divergenza fra la politica monetaria degli USA e quella degli altri Paesi. Confermiamo quindi il sottopeso del reddito fisso ed il sovrappeso del dollaro”. 

Gli analisti di Pictet invitano a riflettere sul divario sempre più ampio fra Stati Uniti e resto del mondo: “Negli USA, la fiducia dei consumatori e l’attività economica sono in aumento, tanto che alcuni indici regionali dell’attività manifatturiera, come il New York Fed e il Philadelphia Fed, hanno toccato i massimi da luglio 2004. Anche il mercato residenziale sembra ritrovare slancio, mentre la recente lessione dell’inflazione core è a nostro avviso solo temporanea e non preclude il raggiungimento del target della Fed (2%) nel primo trimestre del 2015". Per contro, nell’area euro, conclude il Barometro, l’attività economica "evidenzia una decelerazione, soprattutto in Germania, Francia ed Italia. I nuovi piani di inanziamento della Bce a tassi agevolati destinati al settore bancario hanno avuto scarso successo, mentre permangono pressioni delazionistiche”.