Tempo di lettura: 1min
8/4/2015
Amundi chiude il secondo trimestre con una raccolta netta di 22,6 miliardi di euro che porta il dato sui primi sei mesi a 46,6 miliardi di euro. I flussi netti, si legge nel bilancio della banca controllante Crédit Agricole, sono stati realizzati per oltre la metà su attivi a lungo termine (per 27,6 miliardi di euro), principalmente nella gestione obbligazionaria, nella gestione diversificata e negli Etf, e per la parte restante nella tesoreria (per 19 miliardi di euro); a livello geografico, la metà della raccolta proviene dai mercati internazionali, principalmente in Europa e in Asia.
L’attività è trainata da tutti i segmenti di clientela, dove si segnala la particolare dinamicità del retail, con una raccolta netta di 24,7 miliardi di euro, che conferma la tendenza positiva nelle reti francesi. L’effetto di mercato e di cambio sul semestre è pari a 24,6 miliardi di euro e porta le masse gestite a 954 miliardi di euro a fine giugno 2015, pari a un incremento dell’8,7% da fine dicembre 2014 e del 14,4% rispetto a fine giugno 2014.
L’utile netto nel secondo trimestre per l'asset manager francese è pari a 144 milioni di euro. Per i primi sei mesi del 2015, i profitti ammontano a 211 milioni di euro, con un incremento del 28,1% rispetto al dato dei primi sei mesi del 2014. Nel secondo trimestre 2015, i proventi operativi netti sono in aumento del 13,4% rispetto al secondo trimestre 2014, mentre crescono sul semestre del 15,2%. Gli oneri operativi nel secondo trimestre sono in aumento del 14,8%, mentre nella prima metà dell'anno dell’11,1%.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie