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Albo Unico, consulenti (ex-promotori) spaventati dall'arrivo di figure non competenti

2/4/2016

Ma su un aspetto le tre attuali anime dell'Albo dei Consulenti Finanziari (ex-promotori finanziari) (APF) sono d'accordo: "siamo tutti consulenti finanziari".


Su un aspetto le tre attuali anime dell'Albo dei Consulenti Finanziari (ex-promotori finanziari) (APF) sono d'accordo: "siamo tutti consulenti finanziari". Bancari, private banker, consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) non sembrano aver dubbi quando si tratta di individuare un'espressione per spiegare la propria attività: offriamo consulenza, è questa la risposta per il 60% dei private, per il 41% dei bancari e per il 43% dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari). Sono questi alcuni dei dati emersi dalla ricerca "Protagonisti a confronto: indagine tra consulenti finanziari, private banker e bancari", condotta da SWG su un campione di 100 gestori della clientela mass/retail, 100 private banker e 100 pf iscritti all'Anasf, e presentata da Alessandra Dragotto in occasione del convegno conclusivo di Consulentia 2016, l'evento organizzato a Roma dall'associazione guidata da Maurizio Bufi. 

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Una ricerca che ha evidenziato delle conferme (il 32% dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) si considera uomo di fiducia della propria clientela) ma anche fatto emergere alcune criticità. Su tutte il delicato tema della soddisfazione. Solo il 59% dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) ha affermato di essere completamente soddisfatto della propria professione, contro l'86% dei private banker. I motivi di questo ridotto entusiasmo? La remunerazione (per il 20% dei pf che hanno partecipato all'indagine), le limitate possibilità di crescita (25%) e il prestigio (18%). Sembra infatti che la categoria soffra in maniera particolare la percezione che il mondo esterno ha della professionalità dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari), sempre più spesso indicati come colpevoli di crisi che, invece, hanno origini bancarie. E non è un caso che un consulente finanziario (ex-promotore finanziario) su due (49%) teme che l'apertura (principalmente con il nuovo albo) a figure professionali non competenti in materia finanziaria potrà tradursi in un rischio per il futuro della categoria. In gioco c'è la dequalificazione della professione (indicata come rischio principale dal 16%) e una nuova minaccia per la reputazione della categoria (7%).

 

Un messaggio positivo a riguardo è però arrivato da Luigi Casero, Viceministro all'Economia e Finanze, che senza esitazioni ha concluso il suo intervento ricordando a tutti i presenti in sala che "l'istituzione dell'Albo Unico è un incentivo positivo per chi già svolge questa professione e anche per coloro che ne vorranno fare parte in futuro".

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