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Dimenticate i robot, il mondo è più “digital”

4/6/2016 | Francesco D'Arco

I robo-advisor sono ormai fuori moda. La digitalizzazione dei servizi finanziari va ben oltre i “semplici” servizi di consulenza tramite web.


I robo-advisor sono ormai fuori moda. La digitalizzazione dei servizi finanziari va ben oltre i “semplici” servizi di consulenza tramite web. Oggi il settore sta vivendo un cambiamento significativo che vede l’emergere di nuovi modelli aziendali e la discesa in campo di nuovi attori che forniscono servizi finanziari tradizionali sfruttando la tecnologia, ma che non nascono come “attori finanziari”.
Nello stesso tempo sono sempre più numerose le imprese attive nel mondo del risparmio gestito e della consulenza finanziaria che sperimentano, grazie alla tecnologia, nuove modalità di interazione con i propri clienti, di integrazione dei propri canali di distribuzione dei prodotti, di offerta di servizi più rapidi, reattivi e personalizzati. Un’evoluzione che vede tra le sue parole chiave non il termine “robo-advisor”, ma concetti più articolati ed evoluti come “blockchain” e “big-data”. Il primo termine si riferisce ai cosiddetti “registri condivisi” che molti ricollegano solo alla criptovaluta Bitcoin, ma che invece offrono l’opportunità di rimodellare i processi interni delle aziende con una migliore standardizzazione, automazione ed economie di scala. Il secondo termine, invece, fa riferimento all’utilizzo dei “megadati”, ricavati ad esempio dai social media, utilizzati (o meglio analizzati) per avere informazioni sui potenziali clienti. 
Questo scenario non è frutto della fantasia di manager visionari ma è stato dipinto dalla Commissione Europea nel “Libro Verde sui servizi finanziari al dettaglio” (“Prodotti migliori, maggiore scelta e più opportunità per consumatori e imprese”, questo il sottotitolo) diffuso a fine 2015 e posto in consultazione fino allo scorso 18 marzo 2016. L’obiettivo del volume è agevolare “le imprese con sede in uno Stato membro dell’Unione nell’offerta di servizi finanziari al dettaglio in altri Stati membri dell’UE; i consumatori nell’acquisto di servizi finanziari al dettaglio offerti in altri Stati membri dell’UE; i cittadini nel portare con sé i propri prodotti dei servizi finanziari qualora si trasferiscano da uno Stato membro all’altro, per motivi di studio, di lavoro o pensionistici (la cosiddetta “portabilità”)”. Obiettivi raggiungibili, secondo le previsioni della Commissione Europea creando, tra le altre cose, anche un “mercato unico digitale”. Una sfida che coinvolge diversi aspetti e che va di pari passo, in verità, con altre importanti sfide, quali: l’educazione finanziaria, il lungo termine, la previdenza, il sostegno all’economia reale, la finanza sostenibile, lo sviluppo di una nuova consulenza finanziaria. Grandi tematiche che caratterizzeranno la settima edizione del Salone del Risparmio, l’evento organizzato da Assogestioni che si svolge al MiCo di Milano dal 6 all’8 aprile 2016 e che vedrà, anche quest’anno, ADVISOR protagonista come Media Partner dell’evento. Un protagonista che quest’anno celebra, proprio in occasione del Salone del Risparmio, il suo 150esimo numero, un traguardo importante che si traduce in un ulteriore stimolo a innovare la nostra offerta editoriale e ad accompagnare l’industria del risparmio gestito nella nuova era della digitalizzazione.

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