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Edmond de Rothschild: il 2017 sarà un anno di cambiamenti

1/19/2017

Philippe Uzan, cio di Edmond de Rothschild Asset Management, descrive in dettaglio la sua visione del mercato globale in luce dei recenti eventi internazionali


Philippe Uzan, cio di Edmond de Rothschild Asset Management, descrive in dettaglio la sua visione del mercato globale in luce dei recenti eventi internazionali.

 

È ormai un dato di fatto che Donald Trump sia intenzionato ad innescare un’accelerazione nell’attività economica attraverso riforme fiscali, progetti di infrastrutture e spesa pubblica. Rimane comunque l’incertezza legata al controllo repubblicano del Congresso, storicamente un bastione del conservatorismo fiscale. La Fed ha esplicitamente attribuito la decisione dell’aumento dei tassi d’interesse a dicembre ad anticipazioni inflazionistiche e al forte mercato del lavoro. Il suo approccio verso la normalizzazione monetaria rimane comunque cauto. Gli investitori stanno scommettendo sul fatto che Trump dia seguito al suo impegno preso in campagna elettorale di smantellare le normative Dodd-Frank, introdotte dopo la crisi del 2008. Il settore finanziario dovrebbe anche beneficiare dei tassi di interesse crescenti, essendo la politica economica del nuovo presidente decisamente pro-crescita e inflazione. Le aziende con focus nazionale saranno facilitate dalla riduzione delle imposte e anche il settore delle infrastrutture ne trarrà benefici.

 

In Europa, sei mesi dopo lo shock della Brexit, la crescita è stata particolarmente resiliente. Sebbene paesi come la Francia e l’Italia non abbiano ancora visto una ripresa vera e propria, altri paesi hanno goduto di risultati molto incoraggianti, trainati dalla vigorosa crescita della Germania. La deflazione sembra essere stata superata anche qui e nessuno, compresa la Bce, è a favore dell’austerity. Tuttavia, è ancora troppo presto per la normalizzazione e la Bce ha esteso il suo programma di acquisto di obbligazioni fino alla fine del 2017, anche se ridotto da 80 a 60 miliardi di euro gli acquisti mensili. Sebbene l’orizzonte economico sia promettente, c’è ancora incertezza per quanto riguarda lo scenario politico. La Francia eleggerà un nuovo presidente ad aprile/maggio, nei Paesi Bassi si terranno le elezioni parlamentari a marzo e la Germania seguirà in autunno. Anche in Italia probabilmente si andrà alle urne di nuovo. L’Europa offre buoni fondamentali e un significativo potenziale di catch-up. Non appena i nuovi governi entreranno in carica i mercati azionari dovrebbero beneficiare di una ripresa degli investimenti e dell’introduzione di riforme strutturali. Il perseguimento di politiche di tagli fiscali fornirà un grande supporto alle aziende, la maggior parte delle quali è in buona salute. La crescita degli utili, il vero driver del mercato, potrebbe addirittura superare le aziende degli Stati Uniti. Nel frattempo, la reflazione potrebbe innescare alcuni aumenti dei prezzi e comportare un aumento delle vendite. Il tema M&A sarà uno dei principali catalizzatori se il market rally continua. Dopo alcuni mesi di ‘wait-and-see’ in seguito alla Brexit, il deal-making dovrebbe riprendere. L’Euro basso stuzzica l’appetito delle società statunitensi per i target europei.

 

Per quanto riguarda le obbligazioni, l’asset manager è a favore dei high yield europei. Gli indici finanziari delle società emittenti sono ancora in buona salute e il tasso di default nel 2017 dovrebbe rimanere basso. Il segmento beneficerà del miglioramento dei fondamentali economici e del sostegno indiretto da parte della Bce. Altrove, il debito dei paesi emergenti offre un modo utile di diversificazione degli investimenti obbligazionari. Infine, le obbligazioni convertibili possono essere utilizzate per diversificare un portafoglio azionario con una tendenza meno rischiosa. Grazie alla loro convessità, possono catturare rialzi del mercato azionario, riducendo la volatilità durante gli shock di mercato. I convertibles avranno benefici dal miglioramento di condizioni dei prestiti e margini aziendali, nonché dalla loro bassa esposizione ai movimenti dei tassi di interesse. Queste caratteristiche aiuteranno a ridurre gli svantaggi degli eventi politici che ci attendono in Europa nel 2017.

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