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La crisi in Cina? Un'occasione per educare i giovani clienti

8/28/2015

Il recente crollo sui listini azionari è la prima crisi per i millennials. Ecco perché oggi a fare la differenza è la professionalità del consulente, in grado di calarsi nelle vesti dell’educatore


C’è un aspetto della recente ondata di vendite nelle Borse di cui si è ancora parlato poco in Italia, ma che è al centro di un dibattito nella stampa di settore negli Stati Uniti d’America, da sempre all’avanguardia nell’industria del risparmio gestito: quello del ruolo giocato dalla consulenza finanziaria "tradizionale" nell'era del web quando il panico si diffonde sui mercati. Il recente crollo dei listini azionari è infatti un’occasione per pf e consulenti per stare più vicino ai clienti più giovani, i cosiddetti millennials, la maggior parte dei quali sta sperimentando per la prima volta sui propri risparmi una crisi borsistica.

L’ultimo lunedì nero, il 24 agosto 2015, li ha riportati indietro di sei anni, al settembre del 2008, quando il crac Lehman contribuì a sprofondare l’economia globale in recessione. Molti di loro, però, allora non avevano ancora investito un soldo. Ecco perché oggi a fare la differenza è la professionalità del consulente, in grado di calarsi nelle vesti dell’educatore più che del "consolatore" attaccato al telefono.

Del resto, come fanno notare alcuni blog del settore in America, come OnWallStreet, è proprio questo il valore aggiunto della consulenza fornita da un professionista rispetto a quella fornita dai robo - advisor, piattaforme web che sulla base di alcuni algoritmi e del profilo dell’investitore costruiscono e gestiscono portafogli standard utilizzando in genere prodotti a basso costo e a gestione passiva, come fondi indicizzati ed Etf, alle prese anch'esse per la prima volta con un'ondata di vendite a livello globale. Wealth Adviser del Wall Street Journal ha chiesto alle più note piattaforme web di consulenza finanziaria in America quali siano state le reazioni dei loro clienti tra venerdì scorso e lunedì, giorno in cui le vendite hano raggiunto il picco in tutte le Borse del mondo.

Risultato? Betterment, che gestisce 2,6 miliardi di dollari per conto di 105.000 clienti retail, ha retto alla botta. I responsabili della piattaforma di consulenza non hanno spedito mail tra venerdì e lunedì ai loro clienti per avvertirli della particolare situazione dei mercati azionari: hanno preferito non disturbarli e, almeno così hanno dichiarato, non sono stati bombardati dalle lamentele. Wealthfront, che di clienti ne ha 38.000 (quasi 3 miliardi gli AUM), si è limitata venerdì scorso a spedire una sola mail in cui spiegava che la risposta dei consulenti alla domanda su cosa fare in periodi di forte volatilità è, in genere, piuttosto semplice: non fate niente.

"Quando c’è volatilità le masse calano, ma non in modo drammatico e non abbiamo visto casi di isteria collettiva" ha dichiarato il numero uno della piattaforma Adam Nash. La strategia comunicativa di questi due siti sembra aver funzionato. Del resto i robo - advisor sono molto attenti alla comunicazione via web (mail, blog, social network) - lo è anche in Italia l'unico robo - advisor attivo sul mercato, MoneyFarm SIM - e questo spiegherebbe perché in America queste piattaforme non abbiano registrato ondate di riscatti in questi giorni, almeno stando alle dichiarazioni fatte dai top manager di queste piattaforme al Wsj.

"L'unica differenza con la consulenza tramite advisor in carne ed ossa è il finale della conversazione" ha chiosato Joe Duran, che guida Union Capital Financial Life, un'importante firma di advisory californiana: "Se hai un problema telefonami in qualsiasi momento" è il congedo del consulente finanziario. Ma al di là dell'ironia, secondo il manager californiano a cavarsela meglio in futuro saranno proprio i servizi ibridi, come quello di Vanguard, che oltre al web offre la possibilità di rivolgersi a un financial advisor. In questo caso non è una novità per i clienti italiani: il modello che integra rete di pf e internet per il fai - da - te (senza robo - advisor, perché utilizzato in genere dai trader non professionisti) esiste già ed è stata adottato da cinque importanti operatori come Fineco, IW Bank, Widiba, WeBank e CheBanca!.

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