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4/5/2016
Nonostante il crollo delle Borse di gennaio, il 2016 è partito benissimo per Banca Mediolanum. A marzo la raccolta netta "supera il mezzo miliardo" di euro e i clienti sono aumentati del 20%, dopo l'incremento del 52% avvenuto a febbraio e del 24% di gennaio. A illustrare numeri e percentuali è stato l'a.d. Massimo Doris (nella foto), durante l'assemblea degli azionisti riuniti a Basiglio. Nei primi due mesi la raccolta è stata di 1,15 miliardi di euro.
"Dopo il salvataggio delle 4 banche in difficoltà a novembre, i risparmiatori si sono trovati di fronte al fatto che mettere i soldi in una banca piuttosto che in un'altra non è la stessa cosa e c'è stata una corsa verso la qualità" ha spiegato Doris, ricordando che con un Cet1 al 19,66% Banca Mediolanum è una delle banche più solide e quindi sta beneficiando di maggiori flussi di clientela e masse.
Quanto al contenzioso con il fisco italiano che si e' chiuso a dicembre con un pagamento di 120 milioni per il periodo 2005-2014, legato al transfer pricing praticato nei rapporti con la controllata irlandese Mediolanum International Funds, il presidente e fondatore del gruppo Ennio Doris ha detto che il gruppo ha deciso di accettare una proposta del fisco italiano "che prevede che anziché trasferire il 50% delle retrocessioni delle commissioni di gestione in Italia, si arrivi al 56% circa". Ora il gruppo si aspetta il riconoscimento di un credito di imposta da parte dell'Irlanda, quantificata in 41,5 milioni di euro.
Sul fronte strategico, Ennio Doris ha detto che Banca Mediolanum punta ad espandersi in Germania tramite la controllata Bankhaus August Lenz (nel 2015 ha perso 2,1 milioni di euro, in miglioramento dal rosso di 6,1 milioni del 2014) nel medio-lungo termine in modo organico, facendo leva sulla sua capacità di attirare family banker. Il pareggio per la filiale tedesca è previsto entro il 2017, al massimo nel 2018. "In Germania sta cambiando il mercato. La crisi bancaria riguarderà anche loro, perché hanno un sistema con tanti costi, tante piccole banche e con la politica dentro. Si apriranno opportunità. Adesso stiamo prendendo persone di un certo rilievo, mentre prima era difficile. Adesso c'è la possibilità di fare selezioni tra dirigenti e responsabili di reti che possono accelerare la nostra crescita. Con i family bankers, arrivano i clienti".
L'obiettivo? "Ricreare la stessa cosa che abbiamo in Italia e Spagna" ha concluso Ennio Doris. In merito, l'a.d Massimo Doris ha indicato che la Spagna (in utile di 15,8 milioni nel 2015) sta andando molto bene e che il gruppo "si sta guardando attorno" in altri paesi europei, in particolare per l'apertura di una SGR a Londra.
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