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Patrimoni in fuga: tornano gli spalloni

3/20/2012 | Roberto Abate

Oltreconfine sono finiti 2,3 miliardi di euro nel 2010. Le mete preferite? Sempre le stesse: Svizzera, Lussemburgo, San Marino e Vaticano. Ecco come


Non si arresta la fuga dei capitali spostati illegalmente dagli italiani all'estero. Secondo i dati della guardia di finanza, pubblicati oggi sul il Sole 24 ore, ammontano a quasi 2,3 miliardi di euro i patrimoni esportati all'estero nel 2010: un flusso di banconote che si è diretto soprattutto in Svizzera, San Marino e Lussemburgo, che assieme raccolgono il 75% dei capitali oltreconfine degli italiani.


In dettaglio, in Svizzera i flussi in entrata dall'Italia risultano pari a 477,5 milioni di euro e quelli in uscita 886,2 milioni; a San Marino, dove secondo le fiamme gialle circa 1.200 imprendioti avrebbero trasferito nello scorso anno ingenti somme di denaro, i flussi in entrata risultano pari a 212,1 milioni e quelli in uscita pari a 586 milioni. In Lussemburgo risultano 147,7 milioni di euro in entrata dall'Italia e 252,4 milioni in uscita, mentre in Vaticano 174,1 milioni in entrata e 214 milioni in uscita.


Le violazioni accertate dalle fiamme gialle lo scorso anno sono state 2.508, il 28,9% in più rispetto all'annno precedente: uno dei canali privilegiati è diventato il transfer money, ma sono tornati in auge anche i tradizionali "spalloni".

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