E' l'ultimo passo dell'accordo tra Svizzera e Gran Bretagna sui patrimoni dei cittadini britannici custoditi nelle banche britanniche. Il protocollo, firmato oggi a Bruxelles da Michael Ambühl, segretario di Stato del Dipartimento federale delle finanze (DFF) e da Dave Hartnett, segretario permanente presso l'HM Revenue & Customs, come riporta Fisco Oggi, garantisce un'imposizione effettiva dei valori patrimoniali detenuti in Svizzera da contribuenti britannici ed elimina le criticità sollevate dalla Commissione europea in merito alla compatibilità con il diritto comunitario, con l'obiettivo di migliorare l'accesso ai mercati dei due Paesi per i fornitori di servizi finanziari..

Due le indicazioni di rilievo contenute sull'imposizione alla fonte del 6 ottobre 2011, che Londra e Berna hanno completato oggi firmando un protocollo di modifca che elimina le criticità sollevate dalla Commissione europea in merito alla compatibilità con il diritto comunitario. La prima riguarda i futuri redditi e utili da valori patrimoniali, per i quali sarà riscossa un'imposta con effetto liberatorio; la seconda i valori patrimoniali non tassati e collocati in territorio elvetico da contribuenti britannici, per i quali si procederà a una imposizione a posteriori. 

L'accordo rispetta la tutela della sfera privata dei clienti bancari in vigore in Svizzera e, dall'altro, sottolinea una nota della Confederazione elvetica, garantisce il soddisfacimento delle pretese fiscali giustificate delle autorità britanniche. La Convenzione passa ora all'esame dei rispettivi Parlamenti per l'approvazione definitiva.