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12/6/2011 | Massimo Morici
I mercati stanno esibendo scarso interesse per l’azionario attraverso valutazioni basse a un livello tale che anche una crescita mediocre offrirebbe con ogni probabilità una significativa crescita al rialzo a sorpresa rispetto ai prezzi attuali. Lo spiega nel suo ultimo outlook, Steven Andrew, gestore del team Multi-Asset di M&G Investments:"Quello che conosciamo è il prezzo di oggi; questo dato possiamo valutarlo nel contesto dei dati reali – dati sulla crescita dell’economia sottostante e dell’inflazione, sulla direzione delle politiche, sui vincoli strutturali e su quant’altro possa essere verificato. A questo riguardo continuiamo a pensare che l’azionario globale offra la prospettiva di ritorni superiori rispetto alle altre asset class".
In questo scenario, Andrew continua a essere più positivo rispetto a un’esposizione all’azionario USA e alle azioni di alcuni Paesi asiatici e dell’America Latina, dove trova un interessante mix tra prezzi, scenario politico e supporto riscontrabile dai dati economici fondamentali.
All’interno dell’Eurozona, invece, "il caos politico rimane in primo piano, e l’assenza di una risoluzione concreta (dissoluzione dell’euro/unione fiscale) ci trattiene dall’obiettare in positivo ai prezzi di mercato e delle valutazioni", aggiunge il gestore di M&G. "Infatti, considerando che probabilmente i rischi sul debito sovrano rimarranno in cima alle preoccupazioni degli investitori - conclude - è più probabile che ci saranno ulteriori segnali di sofferenza dell’euro piuttosto che una catena di miglioramento".
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