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2/14/2012 | filippo.brunamonti
Rinnovato l'interesse degli investitori nei confronti del settore global equities, il mercato azionario globale, nonostante si trovino sempre più scissi tra condizioni di mercato in netta ripresa e speranza che l'economia torni florida, dopo un periodo di stand-by finanziario e di instabilità.
Stando al report di Bank of America Merrill Lynch, i mercati emergenti sarebbero i primi a trarre beneficio dal fatidico rimbalzo della voglia di rischiare da parte dei risparmiatori. Una fetta che misura 44 per cento dell'intera torta di asset allocators ha dato un forte peso, quasi eccessivo, ai mercati emergenti nello scorso mese, con un +20 per cento da gennaio. La richiesta di prodotti è sistematicamente lievitata scrollandosi di dosso anche la debolezza dell'asset class. E le banche, come evidenzia il sondaggio di Bank of America Merrill Lynch, non sono certo rimaste a guardare.
Il settore bancario è tornato più attivo nel tentativo di lenire le preoccupazioni dell'Eurozona: di fatto, il 12 per cento degli investitori europei sta sottostimando il ramo delle banche mentre industrie come quella automobilistica risulta la più autorevole con picchi record del 20 per cento. Gli investitori tengono in pugno anche le direzioni di mercato di paesi come il Giappone anche se è il 'sentiment economico' dei fund managers giapponesi ad evidenziare le opportunità che offre l'Eurozona. "L'iniezione di liquidità ha aiutato il rally finanziario, ma è importante riconoscere che ha anche migliorato l'emotività di chi opera nel settore", afferma Michael Hartnett, capo della sezione strategica Global Equity di BofA Merrill Lynch. “Il segno più marcato del margine di rischio degli investitori va verso azioni difensive, soprattutto in Europa":
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