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Questo è un portafoglio a prova di Grecia

2/16/2012 | Roberto Abate

Individuare i prodotti e l'asset allocation più performanti in un contesto, sui cui grava la crisi del debito sovrano europeo, in particolare quello greco, non è certo facile. Ma una soluzione esiste. La spiega su AdvisorOnline l'esperto di...


Individuare i prodotti e l'asset allocation più performanti in questo ambiente, sui cui grava la crisi del debito sovrano europeo, in particolare quello greco, non è certo facile. AdvisorOnline lo ha chiesto ad Andrea Delitala (nella foto), head of investment advisory di Pictet Asset Management.


"Proporrei il nostro portafoglio obbligazionario composto di fondi Pictet. Dalla sua nascita - racconta - tre anni fa, questo portafoglio ha reso circa il doppio del benchmark (titoli governativi dell'area Euro) con volatilità sensibilmente inferiore (2,8 contro 4,3, ovvero 2/3)".


La logica di costruzione del portafoglio risponde all'approccio di asset allocation della casa di gestione elvetica, che tiene conto del nuovo contesto caratterizzato da mancanza (o eccessiva onerosità, a causa del flight to quality) di attivi privi di rischio e/o decorrelati. "La risposta ottimale a questo contesto, destinato a persistere almeno fino a quando la crisi del debito sovrano EMU sarà uno dei fattori determinanti per le performance delle varie classi di attivo, è un portafoglio più granulare (ovvero molto diversificato con attivi poco correlati, ovvero non esposti agli stessi fattori di rischio)", spiega.


A tal fine gli investimenti nel reddito fisso inclusi nel portafoglio suggerito ad un investitore italiano (o dell'area euro) da Pictet si compone solo per il 50% di titoli di Stato dell'area. "Si tratta in ogni caso -sottolinea Delitala - del paniere ben diversificato di titoli a breve - medio termine cui è affiancata una quota di titoli indicizzati all'inflazione (tatticamente ridotti dopo la brillante performance degli ultimi due mesi)".


"La restante parte del portafoglio - aggiunge - include strumenti lontani dall’epicentro della crisi ma con un profilo rendimento/rischio interessante: debito emergente in valuta locale, high yield USA, obbligazioni societarie IG, ma con esclusione di quelle finanziarie (che sono altamente correlate alle vicende del debito sovrano), ed infine l'ultimo arrivato nella scuderia di Fondi Pictet: l'EUR Short Term High Yield che investe in titoli con scadenze corte emessi da società industriali in euro".


La volatilità storica di questo portafoglio (che ha subito poche variazione tattiche) è stata del 3,2% nell'ultimo anno con picchi vicino al 4% negli ultimi mesi del 2011. "Quest'ultimo valore - conclude - è anche la stima ex-ante (per eccesso, a causa di aspetti tecnici) della sua volatilità futura".

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