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Etf: la raccolta arriva a 23 miliardi nel primo semestre

7/24/2014

Le masse in gestione totali sono in aumento del 14% rispetto alla fine del 2013 e si attestano a 326 miliardi di euro, secondo il Barometro Lyxor


Flussi sostenuti nel primo semestre 2014 per il mercato europeo degli Etf. La raccolta netta di nuovi capitali, come si legge nel Barometro Lyxor relativo sui primi sei mesi dell’anno, è arrivata a 23 miliardi di euro, con una significativa crescita nel secondo trimestre di 15,1 miliardi di euro. Le masse in gestione totali sono in aumento del 14% rispetto alla fine del 2013 e si attestano a 326 miliardi, grazie anche al notevole contributo della performance di mercato (+5,7%). Con riferimento agli Etf azionari, gran parte dei flussi si è concentrata nel secondo trimestre (70%) a fronte del 37% del primo trimestre 2014, mentre quelli sul reddito fisso evidenziano un trend decrescente. I deflussi dai prodotti sulle materie prime sono diminuiti rispetto al 2013.
 
Gli Etf azionari europei sono i principali beneficiari di questo contesto positivo; nel primo semestre 2014 hanno infatti realizzato quasi la metà della raccolta netta complessiva di nuovi capitali dell’azioniario Paesi sviluppati. Dopo la marcata diminuzione dei tassi d'interesse, l'asset class azionaria, in particolar modo quella europea, appare più interessante rispetto al reddito fisso. I flussi verso le azioni del settore finanziario europeo e gli Etf regionali europei stanno acquisendo slancio, laddove i flussi d'investimento verso i mercati azionari periferici hanno evidenziato una netta flessione dopo il massimo storico raggiunto alla fine del primo trimestre 2014.
 
I flussi verso le azioni statunitensi rimangono elevati da inizio anno, ma si iscrivono in un trend decrescente in un contesto caratterizzato dall'eccessiva valutazione del mercato azionario. I flussi nei titoli azionari nipponici tornano in territorio positivo sulla scia del miglioramento delle notizie economiche in Giappone e delle nuove misure di sostegno al mercato da parte della BoJ attese per i prossimi mesi.
 
Dopo i significativi disinvestimenti registrati nel 2013, i flussi di capitali verso i mercati azionari emergenti hanno evidenziato un'inversione di tendenza nel primo semestre dell'anno corrente, favoriti da dati economici positivi negli Stati Uniti e dal tono accomodante della Fed. In assenza di notizie congiunturali più favorevoli sui mercati emergenti, questa tendenza continua però a mancare di convinzione. Le obbligazioni corporate e il debito emergente hanno continuato a registrare afflussi rilevanti giacché i livelli di spread hanno conservato parte della loro attrattiva in un contesto di tassi d'interesse molto contenuti. Per contro, sul fronte dei titoli di Stato europei, la raccolta netta di nuovi capitali si è affievolita dopo che i tassi d'interesse tedeschi hanno raggiunto minimi storici.

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