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Etp: record di afflussi sulle commodity a gennaio

2/15/2016

Gli investitori contrarian pensano che i prezzi abbiano raggiunto il minimo e puntano sul rialzo. I flussi a livello globale si attestano a 14 miliardi di dollari


A gennaio gli Etp hanno raccolto 13,9 miliardi di dollari, nonostante la volatilità dei mercati e di un rallentamento delle previsioni sulla crescita globale. La turbolenza nei mercati azionari globali ha portato molti investitori a orientarsi su asset class tradizionalmente poco rischiose, tra cui i titoli governativi dei paesi sviluppati. In particolare, segnala la consueta analisi sul settore di BlackRock, i treasury statunitensi hanno registrato flussi positivi per 9,1 miliardi di dollari, archiviando il terzo miglior mese per flussi negli ultimi cinque anni, ponendo quindi le basi per il superamento del record annuale di 14,4 miliardi di dollari del 2009.  

I previsti stimoli monetari della Bce e della Banca del Giappone hanno orientato i flussi verso i fondi azionari giapponesi ed europei, che a livello complessivo hanno registrato rispettivamente entrate per 5,2 miliardi di dollari e 2,4 miliardi di dollari. Gli Etp azionari statunitensi hanno registrato deflussi per 11,2 miliardi di dollari, a seguito di una riduzione dell'esposizione ai settori sensibili al ciclo economico e ad "elevato beta", in particolare mid / small cap (- 3,4 miliardi di dollari) e settori ciclici (- 3,5 miliardi dollari), anche se i deflussi dall’azionario statunitense nel mese di gennaio 2016 sono inferiori rispetto ai 18,4 miliardi di dollari registrati nel corrispondente mese dello scorso anno.

I prodotti minimum volatility hanno invece registrato flussi in entrata pari a 1,3 miliardi di dollari, prevalentemente guidati dalla domanda degli investitori per esposizioni azionarie agli Stati Uniti.  In Europa le dichiarazioni della Banca Centrale Europea hanno portato a 1,8 miliardi di dollari di afflussi per fondi azionari europei ad esposizione allargate. I fondi azionari sul mercato del Regno Unito hanno attratto 821 milioni di dollari. Gli obbligazionari governativi sono stati preferiti dagli investitori per aggiustamenti tattici "risk-off" dei portafogli, con flussi positivi pari a 1,4 miliardi di dollari. Tuttavia, questi sono stati parzialmente compensati dai deflussi nel segmento creditizio (- 663 milioni di dollari).  

I fondi su commodity hanno raccolto a livello globale 4,3 miliardi di dollari, archiviando il mese di maggiori afflussi da febbraio 2015.  "È interessante notare come l’andamento dei flussi globali verso le commodity, che hanno registrato il mese migliore da febbraio 2015, abbia condotto alcuni investitori contrarian a pensare che i prezzi energetici abbiano raggiunto il minimo. I flussi di questa asset class sono stati trainati da oro e petrolio" ha commentato Ursula Marchioni, chief strategist di iShares EMEA.

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