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Etf: ecco perché sono sempre più utilizzati dai gestori

3/8/2017

Lo svela una recente ricerca di Greenwich Associates e BlackRock iShares: un quarto delle masse gestite dai fondi multi asset in Europa sono investite in questi strumenti


Cresce il numero di investitori istituzionali in Europa che utilizza gli Exchange Traded Funds per migliorare la liquidità nelle allocazioni del reddito fisso e per gestire la volatilità associata a specifici eventi di mercato. È quanto emerge da uno studio di Greenwich Associates commissionato da BlackRock su un panel di 132 investitori istituzionali a livello europeo (il 7% in Italia), secondo cui le compagnie di assicurazione sono ora i principali utilizzatori di Etf, superando gli asset manager, gli utilizzatori dei replicanti più prolifici nel 2015. Quanto ai fondi pensione, 6 su 10 ora utilizzano gli ETF, rispetto al 40% dello scorso anno.



A presentare la ricerca a Milano alla stampa specializzata è stato Emanuele Bellingeri (nella foto), responsabile iShares (BlackRock) per l’Italia. “Gli investitori si stanno anche orientando verso gli Etf per ottenere un'esposizione ad asset class che ritengono possano avere un potenziale di sovraperformance nel 2017, prevalentemente azionario dei mercati sviluppati ed emergenti” ha detto Bellingeri, facendo notare come nel segmento dei fondi comuni, i principali utilizzatori sono i gestori dei fondi multi-asset (63%), che investono quasi un quarto delle masse in gestione in questi strumenti.

Bellingeri ha illustrato anche i numeri dell'industria nei primi due mesi dell'anno, in cui sono stati registrati nuovi investimenti per 124 miliardi di dollari (+21% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), di cui 31 miliardi in prodotti che investono in obbligazioni. Del resto in Italia il 43% delle masse investite in Etf a fine 2016 sono riferite a replicanti obbligazionari e circa un terzo degli utilizzatori di Etf in Europa (e quindi in Italia) è pronto a investire in Etf fixed income nei prossimi mesi. Quanto a BlackRock, dei circa 60 miliardi di euro di masse in gestione in Italia, circa la metà sono gestite proprio attraverso gli Etf di iShares. 



Tornando alla ricerca, Greenwiche e BlackRock rivelno cinque fattori che stanno spingendo il maggior utilizzo di Etf da parte degli istituzionali europei. Eccoli:

1. Migliorare la liquidità, in particolare a livello di allocazioni obbligazionarie: nel 2016 la quota di investitori istituzionali che utilizzavano gli ETF per la gestione della liquidità ha raggiunto il 45%, rispetto al 36% nel 2015. La gestione della liquidità è probabilmente il fattore trainante dell'uso di ETF obbligazionari per nuovi utilizzatori, con un istituzionale su 10 che prevede di utilizzare tali fondi per la prima volta nel 2017. Questo avviene in un momento in cui gli investitori hanno evidenziato riduzioni di liquidità del mercato obbligazionario a causa dei requisiti patrimoniali bancari imposti da Basilea III.

2. Gestire la volatilità associata ad eventi di mercato, tra cui la Brexit: la percentuale di istituzioni che utilizzano gli ETF nella gestione del rischio o per operazioni di copertura è salita al 36% nel 2016 (28% nel 2015). Secondo Greenwich, questo aumento è la risposta all’accresciuta gestione della volatilità associata alla Brexit e alle modifiche strutturali dei mercati obbligazionari europei e globali.

3. Integrare e sostituire altri strumenti di investimento: nel 2016 un terzo degli investitori istituzionali ha sostituito le esistenti posizioni in futures con un ETF, tendenza probabilmente destinata a continuare con la metà degli utilizzatori di ETF in attesa di attuarla quest'anno. Gli asset manager e le compagnie di assicurazione stanno guidando questa tendenza.

4. Navigare in uno scenario di bassi tassi di interesse gestendo il rischio: i tre quarti degli attuali utenti di ETF smart beta prevedono di aumentare le loro allocazioni nel 2017, alla luce di aspettative di un duraturo contesto di bassi tassi e di un incremento della volatilità. Questo dato è considerevolmente cresciuto rispetto all’anno precedente (57%). Gli asset manager sono coloro che più probabilmente aumenteranno le loro allocazioni, con quattro su cinque che si dichiarano intenzionati.

5. Accedere a mercati potenzialmente sovraperformanti nel 2017: l’86% degli investitori istituzionali utilizza gli ETF azionari, di cui un terzo pianifica di aumentare la sua allocazione azionaria nel 2017. Secondo gli intervistati l’azionario dei mercati sviluppati (47%) e l’azionario dei mercati emergenti (29%) saranno le asset class con i migliori rendimenti entro la fine del 2017.

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