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Bond USA: ecco cosa scegliere con l'inflazione

6/1/2017

Ecco l'analisi di Simone Rosti, responsabile UBS ETF Sud Europa


Dal 2000 i TIPS hanno sovraperformato i Treasury nominali del 15% cumulativo (cfr grafico), sul benchmarck all-maturity. L’unico periodo caratterizzato da una significativa sottoperformance dei TIPS è stata la corsa alla liquidità in occasione del picco della crisi finanziaria del 2008, che ha spostato il pareggio sotto zero, seguito da un improvviso recupero. Lo fa notare in una recente analisi Simone Rosti (nella foto), responsabile UBS ETF Sud Europa, che invita a guardare alla performance dello scorso anno, divisa in due fasi.

"La prima metà del 2016 è stata favorevole ai titoli a lungo termine (sia TIPS che nominali), in linea con lo scenario caratterizzato da bassi rendimenti più a lungo termine. Successivamente – e in particolare a seguito dell’elezione di Trump – si è registrato un aggiustamento considerevole delle aspettative di inflazione, che ha portato i TIPS a sovraperformare i Treasury nominali in maniera piuttosto significativa, in particolare nella parte lunga. Nel corso dell’anno scorso, i TIPS con maturity a 1-10 anni e a 10+ anni hanno generato rendimenti del 2,5% e del 3,9% rispettivamente, a fronte di un rendimento dei Treasury nominali del +0,5% e del -5,3% rispettivamente, per le stesse maturity in quel periodo. In altre parole, il recente aggiustamento delle aspettative di inflazione ha favorito i TIPS rispetto ai Treasury" spiega Rosti.

Come scegliere, dunque, l’esposizione ai titoli di Stato USA? "Gli investitori che acquistano Treasury US devono scegliere tra Treasury nominali e TIPS, ma anche tra duration del portafoglio a breve e lungo termine. La scelta ottimale poggia sulle loro aspettative e preferenze. Un investitore che prevede che l’inflazione sarà più alta del previsto dovrebbe favorire i TIPS rispetto ai Treasury nominali. Occorre comunque fare alcune precisazioni. La maggior parte degli investitori si interessa ai consumi reali ed è avversa al rischio riguardo all’inflazione. Il risultante pareggio di inflazione integrato nei TIPS potrebbe pertanto essere spinto oltre l’inflazione attesa, per via di questo premio di assicurazione dell’inflazione. È tuttavia interessante notare che i TIPS sono meno liquidi dei Treasury convenzionali, fattore che quindi suscita un relativo premio all’illiquidità, benché ciò sia meno rilevante per gli investitori a lungo termine" conclude Rosti.

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