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Il 2018 sarà l’anno dei metalli rari. Ecco perché

12/14/2017

Outlook di ETF Securities: il rally del palladio dovrebbe indebolirsi, mentre si prevedono elevate performance per il platino e l’argento


Le trasformazioni portate dalla crescita delle automobili senza pilota e dall’automazione tecnologica dovrebbero trainare la domanda di litio e cobalto, mentre le principali commodities probabilmente registreranno performance più modeste nel corso del 2018. Lo rileva l’ultima ricerca di ETF Securities. La società, nel suo outlook annuale, prevede inoltre che il prezzo dell’oro resterà sostanzialmente piatto nel 2018, e che le frizioni tra USA e OPEC limiteranno i potenziali rialzi del petrolio. Al contrario, ci sono buone prospettive per le commodities legate al trend globale dell’automazione e delle automobili a guida autonoma.

"Le commodities tendono a seguire cambiamenti strutturali nella tecnologia e nella crescita: l’agricoltura era il cuore del mercato delle commodities nel 18esimo secolo, l’acciaio e il carbone lo sono stati durante la successiva rivoluzione industriale, e il petrolio ha regnato sovrano nel secolo scorso. Ci troviamo ora in un momento chiave per una nuova generazione di commodities, trainate da tecnologie che intersecano i temi dell’efficienza energetica, dell’automazione e del cambiamento climatico e che dovrebbero essere centrali nel determinare i trend della domanda" spiega James Butterfill, head of research and investment strategy di ETF Securities. "Queste commodities - prosegue - includono il litio e il cobalto – entrambi essenziali per la produzione di batterie. Entrambi hanno anche registrato rialzi dei prezzi già nel 2017. L’outlook mette in luce anche un aspetto spesso trascurato: la diffusione dei veicoli automatici avrà come effetto l’aumento della domanda di metalli. Rame, argento e oro hanno innumerevoli applicazioni nell’elettronica e nei componenti elettrici di questi veicoli. Il fatto che le future flotte di automobili saranno sempre più autonome e dipendenti dalla tecnologia dovrebbe portare di conseguenza a una crescita dei metalli conduttori".

ETF Securities prevede inoltre che la rivoluzione dell’automazione porterà a un maggiore interesse per gli elementi terrestri rari come l’ittrio e il praseodimio, che sono diventati fondamentali nelle moderne tecnologie. James Butterfill aggiunge: “Forse le più interessanti tra queste nuove generazioni di commodities sono anche quelle meno familiari, ossia gli elementi terrestri rari. Nonostante sia poco noto ai più, questo gruppo di elementi è diventato fondamentale per la produzione delle moderne tecnologie usate in tanti settori, dalla medicina alla difesa, dai trasporti alla generazione di energia, come anche in strumenti fondamentali nelle nostre vite quotidiane come l’elettronica e i dispositivi mobile. Con la crescita della classe media globale e dell’automazione, una pletora di materiali, con nomi spesso difficili da pronunciare, come l’ittrio e il praseodimio, continuerà a ricoprire un ruolo sempre più centrale nei nostri moderni standard di vita”.

Nitesh Shah, director commodities strategy, afferma: “Tassi di interesse nominali più alti, una curva dei rendimenti più ripida e di conseguenza il dollaro USA più forte dovrebbero rappresentare degli ostacoli per un apprezzamento significativo dell’oro. Ci aspettiamo che la FED continui con la sua politica restrittiva, ma questo non rappresenta un gran rischio per i prezzi dell’oro perché i tassi di interesse reali rimarranno depressi mentre l’inflazione prenderà ritmo negli Stati Uniti. Di conseguenza non ci aspettiamo grandi movimenti del prezzo dell’oro nel prossimo anno.”
 
 ETF Securities ritiene invece che l’argento sia al di sotto del fair value e dovrebbe registrare buone performance, supportato dalla domanda industriale proveniente dai settori dei pannelli solari e dei produttori di veicoli. Il palladio è cresciuto del 43% nel 2017 ed è stata la commodity con la miglior performance, riuscendo addirittura a sorpassare il platino per la prima volta in 16 anni. Ma, secondo ETF Securities, questa sovraperformance non riuscirà a proseguire nel 2018, e dovrebbe avere vita breve anche l’attuale deprezzamento del 28% del platino sull’oro, in parte perché il mercato di gioielli comincerà a preferire il platino, relativamente più economico.

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