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Sgr italiane mai sopra al benchmark

3/9/2011 | redazione

Un lavoro condotto da Bankitalia dimostra che in 5 anni i fondi italiani ed esteri vestiti delle Sgr nostrane non hanno mai battuto l'indice di riferimento.


Un'indagine condotta da Banca d'Italia sulle performance generate dalle SGR italiane, da luglio 2003 a dicembre 2008, conferma la modesta performance dei fondi comuni prodotti in Italia o all'estero (i cosiddetti estrovertiti).

Non solo. "Le stime hanno mostrato che anche a livello di SGR non esiste una capacita` specifica di generare extraperformance al netto delle commissioni" si legge nel lavoro condotto da Michele Leonardo Bianchi e Maria Grazia Miele. "Come atteso, il rischio sistematico (e quindi non diversificabile) risulta essere mediamente pari a quello dei benchmark scelti dai gestori. Tuttavia, le SGR più grandi, gestendo un maggior numero di fondi, offrono una maggiore differenziazione della performance degli stessi con valori dell’α di Jensen che variano entro un range piu` elevato rispetto a quanto osservato per le SGR minori".

Il lavoro analizza i rendimenti dei fondi comuni aperti negoziati in Italia, sia di diritto italiano che di diritto estero offerti da società di gestione del risparmio (SGR) italiane, utilizzando un modello derivato dal capital asset pricing model (CAPM) e individuando una misura sintetica di rendimento di ciascuna SGR, oltre che di ciascun fondo.

"I risultati illustrano" continua il working paper "che, al netto delle commissioni, le SGR non riescono a ottenere extra-rendimenti rispetto ai benchmark scelti dai gestori. Tuttavia, le SGR più grandi offrono una maggiore differenziazione delle performance dei propri fondi rispetto a quanto osservato per le SGR minori".

L’analisi ha raggiunto due fondamentali conclusioni:

"1. I rendimenti al netto delle commissioni corretti per il rischio rispetto ai benchmark scelti dai gestori (parametro γα “specifico” per SGR) sono negativi o al piu` nulli per quasi tutte le SGR. Non si osservano, inoltre, regolarita` empiriche nella capacita` di “creare valore” (γα sistematicamente maggiori di zero) in funzione della dimensione della SGR. Le SGR piu` grandi, potendo offrire una maggiore varieta' di prodotti, mostrano uno spettro piu` ampio di performance (α dei fondi anche ampiamente positivi o negativi);
2. la volatilità' media dei fondi analizzati non si discosta in modo rilevante da quella del benchmark (β medio del mercato circa uguale ad 1). Anche in questo caso l’analisi del β non sembra essere influenzata dalla dimensione della SGR".

 

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