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Fondi azionari: sul lungo periodo 9 su 10 fanno flop

10/28/2015

Lo dimostrano i risultati dell’ultimo rapporto di S&P Dow Jones Indices: nonostante la volatilità solo il 45% dei gestori attivi quest'anno ha battuto il benchmark


Sull'azionario tra Etf e fondi non c’è storia. In questa asset class i replicanti battono 9 volte su 10 i fondi a gestione attiva sul lungo medio e lungo periodo, anche se i gestori attivi mostrano un valore maggiore nei periodi di forte incertezza e volatilità sui mercati. Lo dimostrano i risultati dell’ultimo rapporto di S&P Dow Jones Indices, che misura l’andamento dei fondi a gestione attiva in relazione ai rispettivi benchmark di S&P. Il report SPIVA (acronimo di S&P Indices Versus Active Funds Scorecard) ha scadenza semestrale e per la prima volta include i dati decennali al 30 giugno 2015.

Stando ai dati, in un orizzonte di 10 anni, l’87% dei fondi a gestione attiva investiti nei mercati azionari europei non è riuscito a battere l’S&P Europe 350, che include i principali titoli azionari quotati sulle Borse del Vecchio Continente. Lo stesso in un orizzonte di uno, tre e cinque anni: anche in questo caso i gestori attivi che investono in Europa non sono riusciti a battere l'indice di riferimento.

La tendenza a sottoperformare, inoltre, aumenta all’allungare del periodo di tempo considerato: nell’orizzonte a un anno, ha sottoperformato il 55% dei fondi azionari europei a gestione attiva; nell’orizzonte a 3 anni, il 70%; nell’orizzonte a 5 anni addirittura l’83%. Il trend riguarda anche i fondi a gestione attiva globali, dei mercati emergenti e statunitensi: tutti hanno sottoperformato i rispettivi benchmark nei quattro orizzonti temporali, secondo i dati contenuti nel report. E ciò spiegherebbe anche un altro dato che emerge dallo studio: quello sull’andamento del tasso di sopravvivenza dei fondi azionari europei attivi, che vede la metà (51%) dei fondi azionari scomparsi nell’arco dei 10 anni esaminati.

"Il nervosismo attorno alla crisi greca ha acceso e aumentato la volatilità nel primo semestre di quest’anno. Normalmente, uno scenario simile sarebbe considerato un terreno fertile per i gestori attivi al fine di sovraperformare i propri benchmark" spiega Raffaele Cannarozzi (nella foto), responsabile di S&P Dow Jones Indices per Italia e il Sud Europa. "In ogni caso, i manager attivi – prosegue - non hanno certo brillato: solo il 45% dei gestori azionari Europa ha sovraperformato il loro benchmark sul periodo di un anno. Questa sottoperformance è ancora più cospicua sul lungo periodo a dieci anni e tale statistica è confermata anche allargando la categoria ad un maggiori numero di categorie di fondi, compresi i globali, Usa e paesi emergenti".

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