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Fondi comuni: PIMCO torna a raccogliere in Europa

5/12/2016

L'industria europea dei fondi torna a respirare a marzo con flussi netti per 26 miliardi di euro, di cui 19 miliardi confluiti nei prodotti obbligazionari


Dopo il rosso di 47 miliardi di euro di gennaio e febbraio, l’industria dei fondi comuni a marzo prende una boccata d’aria fresca grazie a flussi in entrata per 26 miliardi di euro in Europa, di cui 19 miliardi di euro confluiti nei prodotti obbligazionari una categoria che aveva perso appeal negli ultimi mesi. A raccogliere di più, stando agli ultimi dati di Broadridge, in questo segmento sono dati i fondi obbligazionari corporate (6 miliardi di euro) seguiti dai più volatili high yield (5 miliardi di euro).

Anche i fondi che investono nel debito dei Paesi emergenti hanno beneficiato delle aspettative di un’ulteriore rinvio del prossimo rialzo dei tassi da parte della Fed, spiegano gli esperti, raccogliendo 5 miliardi di euro nel corso del mese. Tra i fondi più venduti, si segnala Eurizon EasyFund Treasury EUR T1 di Eurizon Capital con 1,1 miliardi di euro in flussi netti, quinto prodotto tra i più venduti in Europa nel primo trimestre dopo due fondi azionari, State Street ACS North America Index Equity (3 miliardi) e Old Mutual Global Equity Absolute Return (1,3 miliardi), e due multi-asset, JP Morgan Investment Funds - Global Macro Opportunities Fund e Nordea 1 - Stable Return Fund, con flussi netti rispettivamente per 2,9 e 2,6 miliardi di euro.

La fame di prodotti a reddito fisso fa tornare il colosso PIMCO tra i protagonisti delle vendite con flussi netti per 1,8 miliardi di euro dietro BlackRock (3,2 miliardi), Nordea e State Street (entrambe a 2,7 miliardi). Considerando la crescita degli asset, si segnalano invece due società italiane: Intesa Sanpaolo (Eurizon e Fideuram) con una crescita di 5,2 miliardi che portano le masse in gestione a 143,6 miliardi di euro e Arca (+3,6 miliardi nel trimestre e 22,8 miliardi di euro in AUM).

Tra i multi-asset, tornano in voga gli alternativi con flussi netti per 7 miliardi di euro, volumi comunque molto più bassi rispetto alla media di 23 miliardi al mese registrati nel primo trimestre del 2015. I riscatti, invece, hanno colpito i fondi azionari focalizzati sull’Europa, con molti investitori che hanno preferito dirottare gli investimenti sulle Borse dei Paesi emergenti e del Nord America. In generale, marzo ha premiato i fondi a gestione attiva (65% dei flussi totali), mentre tra i prodotti a gestione passiva, i fondi che replicano gli indici hanno avuto la meglio sugli Etf.

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